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GLARONAUrlò «Allahu Akbar» sull'aereo e poi morì: «Fu arresto cardiaco»

19.06.18 - 15:51
La polizia glaronese ha fatto chiarezza sul decesso del 29enne che aveva pure aggredito una donna, ferendola gravemente
Urlò «Allahu Akbar» sull'aereo e poi morì: «Fu arresto cardiaco»
La polizia glaronese ha fatto chiarezza sul decesso del 29enne che aveva pure aggredito una donna, ferendola gravemente

NÄFELS - È deceduto per un attacco cardiaco il 29enne ritrovato senza vita un mese fa in un albergo di Näfels, nel canton Glarona. La donna di 30 anni, rimasta gravemente ferita in quello che è considerato un dramma passionale, ha nel frattempo potuto lasciare l'ospedale.

Lo ha reso noto oggi la polizia glaronese, precisando che non ci sono elementi che facciano pensare che l'uomo abbia fatto abuso di droghe o alcol.

I fatti sono avvenuti la sera dello scorso 11 maggio in una camera dell'albergo del centro sportivo Linth Arena. Fra i due - lui cittadino turco e lei cittadina svizzera di origine turca - era scoppiata una violenta lite. L'uomo aveva aggredito la donna, ferendola gravemente agli occhi, ed aveva in seguito perso i sensi. Vani erano stati i tentativi di rianimarlo.

Subito dopo i fatti, la polizia aveva indicato che il 29enne, residente negli Stati Uniti, era giunto in Svizzera la sera del 10 maggio con un volo della Turkish Airlines proveniente dalla Turchia: sull'aereo si era fatto notare per aver tentato di costringere i passeggeri a mangiare dello yogurt e per aver esclamato «Allahu Akbar».

L'uomo era stato reso inoffensivo dai membri dell'equipaggio e da alcuni passeggeri, che lo avevano legato con dei cavi ad un sedile. Consegnato alla polizia allo scalo di Kloten era svenuto più volte durante l'interrogatorio. Era parso subito chiaro che «soffriva di un problema medico e sicuramente anche psichico». Il 29enne non era quindi stato arrestato ma ricoverato in ospedale, dal quale era stato dimesso il giorno successivo.
 
 

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