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Parla la madre della bambina scomparsa il giorno in cui la sua famiglia sarebbe dovuta essere rimpatriata
ADLISWIL - «Sono completamente esausta e non so cosa pensare», sono queste le parole di M.L. Le lacrime scendono sulle guance della 34enne originaria del Tagikistan. Insieme a suo marito e alla loro figlia Anjelina, è ospite del rifugio di Adliswil. Ma della undicenne non si hanno più notizie dal 15 maggio, giorno in cui la famiglia sarebbe dovuta essere rimpatriata.
Il giorno prima, la polizia era arrivata al rifugio e aveva arrestato il padre. La famiglia non ha presentato la domanda di asilo e per questo dovrà essere espulsa in Lituania.
Dopo l'arresto, l'undicenne aveva pianto continuamente, era stata male. «Non l'ho mai vista così prima - ha raccontato la donna a 20 Minuten - è stata tutto il giorno aggrappata a me». Quando la polizia è tornata per prelevare anche madre e figlia Anjelina non c'era più.
M.L. non ha idea di dove possa essere sua figlia. La bambina è stata cercata ovunque, anche dagli amici della zona. «Non ho ancora perso la speranza di ritrovarla, ma i cattivi pensieri sopraggiungono, specialmente di notte».
La 34enne nega con veemenza di tenere nascosta la figlia per impedire che la famiglia venga espulsa. «Quando Anjelina sarà di nuovo con noi lasceremo la Svizzera».
