Il fenomeno, assicura l’Unione svizzera del personale di bordo, esiste anche in Svizzera
ZURIGO - Uno sguardo intenso, anche troppo, la classica battutina e poi i palpeggiamenti. Per la maggior parte degli assistenti di volo, questi comportamenti fanno parte della vita lavorativa di tutti i giorni. A dimostrarlo è uno studio condotto dal sindacato statunitense AFA.
Secondo questo studio, il 68% degli intervistati (uomini e donne) è stato molestato sessualmente. Circa uno su tre ha subito molestie verbali, e poco meno di uno su cinque è stato vittima di abusi fisici.
Molti intervistati hanno dichiarato di aver subito molestie fisiche più di tre volte, solo l'anno scorso. Vengono palpati sul petto, sul sedere. Per non parlare di strofinamenti vari e molto altro.
«Si tratta di risultati terrificanti, ma non sorprendenti», afferma Denny Manimanakis, presidente dell'Unione svizzera del personale di bordo. Cifre ufficiali sulle molestie subite dal personale di volo svizzero non esistono. «Ma il fenomeno non è sconosciuto», assicura.
Manimanakis ha lavorato come assistente di volo per 23 anni, e due volte è stato vittima di molestie sessuali. Dai colleghi, ha sentito numerose storie di passeggeri che sono andati troppo oltre. «Ricevi un biglietto da visita, un passeggero chiede costantemente che a servirlo sia “l’assistente bello”». Ma alcuni sono ancora più invadenti. Non mancano gli apprezzamenti alle parti basse ed altre volgarità.
Altri, invece, non esitano ad allungare le mani o accarezzare le braccia degli assistenti di volo mentre li servono. «Tutto come per caso, ovviamente».
Il motivo di tante molestie, per Manimanakis, è da rintracciarsi nei vecchi stereotipi. «La giovane e sexy hostess in divisa evoca ancora fantasie su molte persone», spiega. «Passare molte ore in un luogo stretto e chiuso aumenta il rischio di cattiva condotta».
Manimanakis spiega infine come gli assistenti di volo in Svizzera non siano specificamente addestrati alle molestie sessuali sul posto di lavoro.
Swiss, tuttavia, fa riferimento alla "formazione completa" del suo personale di bordo, anche in questo contesto. «I nostri equipaggi sono generalmente sensibilizzati sull'argomento e addestrati alle diverse situazioni», afferma la portavoce svizzera Karin Müller.