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VALLESE / CONFINEOperazione "Santa Cruz": dall'Italia allo spaccio in Vallese

07.05.18 - 13:52
In manette sono finite 13 persone, tra cui due cittadini italiani residenti a Briga-Glis. Facevano parte di un sodalizio criminale con a capo Giovanni Rosario Russo
questure.poliziadistato.it
Operazione "Santa Cruz": dall'Italia allo spaccio in Vallese
In manette sono finite 13 persone, tra cui due cittadini italiani residenti a Briga-Glis. Facevano parte di un sodalizio criminale con a capo Giovanni Rosario Russo

VERBANIA - Viaggiava dalla Calabria alla Svizzera, passando per il Piemonte e per la Lombardia, il traffico di droga smantellato dalla polizia del Verbano Cusio Ossola. L'operazione "Santa Cruz" è scattata poco prima delle 5 di stamattina. In manette sono finite 13 persone, tra cui due persone di nazionalità italiana che risiedono in Vallese, a Briga.

I due soggetti facevano parte del sodalizio criminale con a capo Giovanni Rosario Russo, intermediario della droga - ci confermano dalla questura di Verbano Cusio Ossola -. Una parte degli stupefacenti veniva destinata allo smercio al dettaglio dell’Ossola, del Verbano e del Cusio e una parte veniva ceduta a Giovanni Praticò e Mario Rodà che procedevano alla vendita nel territorio elvetico».

Anche Giovanni Rosario Russo, mente della banda, è finito in manette questa mattina, intercettato alla stazione di Gallarate. 66 anni, negli anni Novanta era già stato coinvolto in alcune operazioni contro la malavita in Val d'Ossola. Ingenti i quantitativi di droga che dalla Calabria arrivavano al nord e che servivano a rifornire gli spacciatori in numerose piazze di Piemonte, Lombardia e Svizzera. Il 66enne manteneva i contatti con la Calabria, da cui faceva arrivare la droga proveniente dal Sud America. Per sfuggire alle intercettazioni, usava una cabina telefonica e non il cellulare.

L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Verbania, Gianluca Periani, era iniziata un anno fa. Il nome dell'operazione - “ Santa Cruz” - prende spunto da un tentativo nel  2015 di Giovanni Rosario Russo di entrare con un passaporto falso illegalmente in Bolivia, dove era stato bloccato dalla polizia allo scalo aereo di Santa Cruz della Sierra. Il tentativo di entrare in Sud America è stato il segnale per gli investigatori dell'avvio di un traffico di cocaina.

 

 

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