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FRIBURGOGazprom e Roman Abramovich davanti alla giustizia

02.05.18 - 18:07
Sono accusati di non aver rispettato le garanzie finanziarie per circa 46 milioni di franchi
Gazprom e Roman Abramovich davanti alla giustizia
Sono accusati di non aver rispettato le garanzie finanziarie per circa 46 milioni di franchi

FRIBURGO - È iniziato oggi davanti a un tribunale civile friburghese il processo nei confronti del gigante russo del gas Gazprom e dell'oligarca Roman Abramovich. Sono accusati dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) di non aver rispettato garanzie finanziarie per circa 46 milioni di franchi assunte dalla società Runicom, con sede a Friburgo, fallita nel 2003.

Il multimiliardario di 52 anni, che è proprietario del club calcistico britannico Chelsea e all'epoca era uno dei direttori di Runicom, è giunto stamane di persona nella città ai bordi della Sarine. Abramovich è entrato in tribunale dieci minuti prima dell'inizio dell'udienza seguito da numerosi avvocati. Fuori dall'edificio era presente un imponente dispositivo di sicurezza.

L'udienza si è aperta con la proposta di una conciliazione avanzata dal presidente del Tribunale civile distrettuale della Sarine, Stéphane Raemy, ma le parti l'hanno respinta.

Due ore dopo il suo arrivo, Abramovich ha lasciato l'aula senza aver pronunciato una sola parola e il processo, che potrebbe durare mesi, proseguirà il 9 maggio unicamente con i legali dell'oligarca russo.

La vicenda è complessa, con ramificazioni internazionali e dura ormai da diversi anni. Agli inizi degli anni 2000 la BERS ha intentato un'azione civile nei confronti di Gazprom e degli oligarchi Abramovich e Ievgheni Shvidler, allora direttori di Runicom, società iscritta nel registro di commercio a Friburgo che commercializzava petrolio per la società Sibneft. La BERS reclama il rimborso di un debito di circa 46 milioni di franchi più interessi.

Secondo gli avvocati dei due uomini d'affari, la banca cerca di "rifarsi" da operazioni imprudenti condotte in Russia. Abramovich e Shvidler sarebbero "bersagli facili" a causa dei loro patrimoni, ma non intendono diventare "vacche da mungere" pagando per gli errori della BERS.

Sibneft, poi rilevata da Gazprom

Nel 1997 Sibneft, poi rilevata da Gazprom, aveva garantito un prestito concesso a Runicom da una banca russa, la SBS Agro fallita poco tempo dopo. La BERS, che aveva accordato il prestito, diventa creditrice e per essere rimborsata avvia nel 2005 un'azione davanti al Tribunale civile distrettuale della Sarine contro Gazprom e i due oligarchi.

Gazprom ha subito contestato la competenza delle autorità friburghesi affermando che i contratti stipulati per il prestito e la garanzia prevedevano una clausola in favore della corte di arbitraggio di Mosca. Dopo che il Tribunale cantonale ha respinto il ricorso della multinazionale del gas, il 9 aprile 2014 quest'ultima ha ricorso invano al Tribunale federale (TF).

Nell'ottobre 2014 suprema corte elvetica ha condiviso le conclusioni della corte cantonale: le clausole addotte da Gazprom si riferiscono a contratti firmati nel 1997 e valgono solo per il prestito e la garanzia ma "non si estendono ai litigi che risultano da altre relazioni giuridiche, come quelle stabilite tra la società beneficiaria del credito bancario (Runicom) e gli organi di questa stessa società". Di conseguenza le clausole di elezione del foro non escludono la competenza dei tribunali friburghesi.

Il TF ha quindi respinto la richiesta della multinazionale e ha intimato a Gazprom di versare 60'000 franchi di tasse di giustizia e 75'000 franchi a copertura delle spese legali sostenute dalla BERS.

Anche Abramovich contesta le accuse

Anche l'oligarca russo Roman Abramovich contesta le accuse mosse nei suoi confronti. Quando la BERS si è rivolta a Runicom per ottenere il rimborso del debito, Abramovich e Shvidler hanno affermato che Runicom l'aveva già rimborsato presso una banca terza.

Nel 2005 Abramovich vendette le sue quote di Sibneft a Gazprom per circa 17 miliardi di franchi e reinvestendo il tutto in Evraz Group. Per questo motivo Gazprom, e non più Sibneft, è interessato dall'azione in giustizia.
 
 

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