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ITALIA/SVIZZERASequestro di armi da guerra, erano su un'auto con targhe svizzere

24.04.18 - 12:37
Un cittadino bosniaco è stato arrestato. La destinazione finale sarebbe stata Barcellona. È stato attivato il protocollo Interpol legato al terrorismo
Foto Carabinieri
Sequestro di armi da guerra, erano su un'auto con targhe svizzere
Un cittadino bosniaco è stato arrestato. La destinazione finale sarebbe stata Barcellona. È stato attivato il protocollo Interpol legato al terrorismo

GORIZIA - Una ingente quantità di armi da guerra è stato sequestrato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Gorizia, che hanno anche attivato il protocollo Interpol per il terrorismo internazionale. I militari hanno arrestato un cittadino bosniaco, di 52 anni, alla guida di un'auto al cui interno erano nascoste le armi. L'uomo era stato fermato per un controllo lungo l'autostrada A34.

I carabinieri, nel corso di un controllo mirato lungo l'autostrada A34, hanno fermato una Peugeot 206 con targa svizzera nel tratto Villesse-Gorizia.

Nell'auto, proveniente dalla Slovenia e guidata dal cittadino bosniaco sono state trovate due pistole mitragliatrici Skorpio, 6 fucili mitragliatori Kalasnikov, una carabina calibro 22, un fucile a pompa, un gruppo ottico per fucili di precisione, svariati caricatori e munizionamento specifico.

Armi dirette in Spagna - Secondo quanto si è appreso, la destinazione finale del cittadino bosniaco sarebbe stata Barcellona, in Spagna. I militari lo hanno dedotto da alcune indicazioni contenute in appunti rinvenuti a bordo del veicolo.

Del fatto sono stati informati gli organismi di Polizia europea.

Gli investigatori, coordinati dal tenente colonnello Pasquale Starace, hanno attivato il protocollo Interpol legato al terrorismo.

Al momento non è esclusa alcuna ipotesi in merito all'uso cui erano destinate le armi sequestrate. Potrebbe dunque trattarsi di organizzazioni del terrorismo internazionale oppure di rifornimento alla malavita comune o organizzata.

L'operazione è stata perfezionata dai carabinieri lo scorso 19 aprile, ma è stata resa nota soltanto oggi per permettere di attivare i meccanismi di comunicazione internazionale indispensabili per un collegamento efficace tra forze di polizia in funzione di prevenzione alla criminalità e al terrorismo. La meta finale dell'uomo bloccato era infatti Barcellona, in Spagna.

Oltre ai militari dell'Arma del Nucleo investigativo isontino, vi hanno preso parte anche effettivi del Nucleo radiomobile.

Le vetture dei carabinieri hanno pedinato l'auto sospetta dal valico confinario di Sant'Andrea, a Gorizia, fino allo svincolo di Gradisca d'Isonzo, quando hanno deciso di entrare in azione. Da una prima ispezione sono state trovate due pistole Beretta semiautomatiche, custodite in un borsone. A quel punto si è deciso di controllare l'intero veicolo: il resto dell'arsenale era nascosto nel vano adibito ad ospitare la ruota di scorta e sotto il sedile posteriore.

Il bosniaco è stato arrestato con l'accusa di porto, detenzione e trasporto di armi clandestine da guerra. Il Giudice delle indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Gorizia ha convalidato il provvedimento: lo straniero è rinchiuso nel carcere cittadino.


 

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