Cerca e trova immobili

GINEVRASequestro e stupro: scatta la prima denuncia svizzera per Ramadan

13.04.18 - 17:14
I fatti risalgono al 2008. L’islamologo costrinse una donna ad ore di abusi in una stanza d’albergo a Ginevra
Keystone
Sequestro e stupro: scatta la prima denuncia svizzera per Ramadan
I fatti risalgono al 2008. L’islamologo costrinse una donna ad ore di abusi in una stanza d’albergo a Ginevra

GINEVRA - Per l’islamologo Tariq Ramandan è arrivata una nuova denuncia per stupro, dopo le tre ricevute in Francia. E questa volta l’episodio si sarebbe verificato in Svizzera, più precisamente a Ginevra.

La quinta denuncia (la quarta è stata inoltrata negli Stati Uniti per aggressione sessuale) è stata raccolta dal Ministero pubblico ginevrino. Una quarantenne cittadina svizzera ha accusato Ramadan di sequestro, coercizione sessuale e stupro, con la crudeltà quale aggravante.

La notizia è riportata dalla Tribune de Genève. In un documento che il giornale ha potuto consultare, la vittima descrive la notte di orrori, durata diverse ore.

Musulmana convertita, la donna era per l’islam non patriarcale, difeso da Ramadan. Nel settembre 2008 la quarantenne aveva partecipato ad una conferenza dell’islamologo, e da allora i due si erano scambiati diversi messaggi su Facebook.

Quella notte in albergo - I fatti che hanno portato alla denuncia sarebbero arrivati qualche settimana dopo. Prima di una conferenza, i due si sarebbero dovuti vedere per un caffè. La donna aveva annullato l’incontro, ma sotto l’insistenza di Ramadan, cedette, e lo raggiunse in un hotel della città. Inizialmente le era stato proposto di vedersi direttamente in camera, ma la donna preferì incontrarsi nel ristorante. Durante la serata Ramadan confessò alla donna che credeva lavorasse per i Servizi d’informazione generali francese. La serata cominciò a vacillare, stando alla testimonianza della vittima, quando l’islamologo chiese al personale di fornirgli l’asse e il ferro da stiro, in vista di un’apparizione in tv il giorno dopo. La quarantenne decise allora di aiutare l’uomo.

Una volta in camera, l’islamologo spinse la donna sul letto, mentre lei cercava di sfuggire, terrorizzata. Stando sempre alla testimonianza, la donna fu costretta a subire abusi sessuali per ore, tra insulti e schiaffi. Ramadan le avrebbe spiegato che «solo due tipi di donne si rifiutano di baciare: le prostitute e le spie», chiedendole di nuovo se facesse parte dei Servizi d’informazione generali.

Pietrificata, la donna non chiamò aiuto, ma si finse addormentata, riuscendo a fuggire dalla stanza solo alle 6:30 del mattino.

Conversazioni salvate - Secondo il giornale che ha riportato la notizia, la presunta vittima avrebbe voluto sporgere denuncia, ma aveva troppa paura. Ha deciso allora di confidare quanto accaduto ad una giornalista che conosceva l’islamologo. La donna avrebbe anche continuato a parlare con Ramadan per comprendere il suo gesto.

La quarantenne, che dice di aver riportato conseguenze psicologiche, ha conservato le copie delle conversazioni. Avrebbe deciso di sporgere denuncia dopo aver letto le testimonianze delle altre vittime.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE