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FRIBURGOFrate pedofilo: autorità religiose sotto accusa, ma lui non può essere condannato

27.03.18 - 15:36
Il prete ha abusato di numerose vittime, di cui solo 24 sono state finora identificate dalla giustizia: 22 in Svizzera e 2 in Francia
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Frate pedofilo: autorità religiose sotto accusa, ma lui non può essere condannato
Il prete ha abusato di numerose vittime, di cui solo 24 sono state finora identificate dalla giustizia: 22 in Svizzera e 2 in Francia

FRIBURGO - L'ordine dei cappuccini, ma anche la diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo, hanno una grossa responsabilità in merito all'impunità dell'ex frate cappuccino pedofilo che ha agito per anni in Svizzera e Francia. Un rapporto d'inchiesta pubblicato oggi non lascia adito a dubbi.

Il prete ha abusato di numerose vittime, di cui solo 24 sono state finora identificate dalla giustizia: 22 in Svizzera e 2 in Francia. Non è stato condannato dalla giustizia ordinaria per i fatti commessi nella Confederazione poiché risalgono a molti anni fa e sono prescritti.

Una delle vittime, il friburghese Daniel Pittet, aveva denunciato gli abusi in un libro, pubblicato nel febbraio del 2017 anche in italiano con la prefazione di papa Francesco. Il testo aveva sollevato un polverone, tanto che la Provincia svizzera dei cappuccini ha dato mandato a una commissione d'inchiesta di fare piena luce sulla vicenda.

Le ricerche non hanno permesso di modificare il numero di vittime repertoriate, ha indicato oggi alla stampa l'ex giudice cantonale friburghese Alexandre Papaux, membro della commissione assieme al professore emerito di storia Francis Python e il professore di diritto delle religioni Yves Mausen.

Sin dalle prime denunce relative a quest'uomo, inoltrate ai suoi superiori già negli anni Settanta, e fino agli anni 2000, la Chiesa cattolica ha dato prova di una serie di inadempienze. In primo luogo i superiori cappuccini non hanno dato seguito alle denunce e poi si sono accontentati di trasferire il frate.

La Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo è da parte sua rimasta inattiva nei confronti delle vittime e non ha presentato nessuna denuncia alla giustizia ordinaria, anche dopo che nel 1989 il frate aveva ammesso un abuso non prescritto. Il rapporto cita in particolare il giudice ecclesiastico Jean-Claude Périsset, il vescovo Pierre Mamie, e il vicario generale Jacques Banderet.

"Una cosa del genere non deve mai più accadere", ha sottolineato il Ministro della provincia Svizzera dei frati Cappuccini, Agostino del Pietro. Quest'ultimo ha presentato le scuse a nome dell'ordine, che non ha saputo considerare i delitti seriamente, che non è stato in grado di valutare per troppo tempo e che non ha denunciato l'autore dei fatti.

Oggi la formazione iniziale e continua dei cappuccini comprende anche le questioni legate alla sessualità, ha ricordato Del Pietro, sperando che ciò possa contribuire a prevenire casi gravi come questo. Il frate pedofilo è stato destituito solo nel 2017. L'oggi 77enne vive dal 2009 in un convento del canton San Gallo.

Vescovo invita vittime a parlare

In una presa di posizione, il vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo Charles Morerod plaude all'iniziativa dei cappuccini svizzeri di presentare i risultati di un'inchiesta interna. Egli invita a contattare la giustizia, anche in caso di prescrizione. I casi prescritti in base al diritto svizzero saranno comunque oggetto di una procedura canonica. Per questi esiste un fondo di risarcimento istituito dalla Chiesa cattolica svizzera.

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