Gli esperti rassicurano: i fiori più delicati non sono ancora sbocciati e la fauna selvatica saprà trovare il cibo per nutrirsi
ZURIGO - La massa d'aria fredda proveniente da nord-est si sta abbattendo sulla Svizzera, in particolare a nord delle Alpi. Se già questa domenica il termometro è sceso, durante la prossima settimana, come ampiamente preannunciato, avremo temperature ancora più basse. «Il picco è previsto per mercoledì», spiega a 20 Minuten Klaus Marquardt, di Meteonews.
A correre in soccorso di chi non ne può più di temperature rigide è il sole che, «leggermente più forte, quest'anno rende il freddo più sopportabile».
Per chi fosse preoccupato per i fiori e le piante di stagione ecco una rassicurazione. «Non ci sono pericoli - afferma l’esperto di Meteonews - la vegetazione resiste. I primi fiori primaverili che vediamo sbocciare in questi giorni sono capaci di resistere alle basse temperature e agli sbalzi termici a cui stiamo assistendo».
Gli esemplari più delicati, inoltre, non sono ancora germogliati, «a causa di un febbraio molto freddo, la vegetazione è in ritardo». Problemi sarebbero sorti se avessimo già assistito a temperature medio alte per la stagione.
Anche per quanto riguarda gli animali selvatici, e in particolare gli uccelli migratori, non si presentano difficoltà. «Finché trovano cibo non ci sono problemi e dato che non sono previste nevicate forti avranno di che nutrirsi», spiega Stefan Bachmann, portavoce di Birdlife. «Riusciranno a far fronte alle temperature sotto lo zero».