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ARGOVIAMassacro di Rupperswil, è il giorno del processo. Presenti 65 giornalisti

13.03.18 - 06:57
Alla sbarra l'uomo che ha sgozzato una madre di famiglia 48enne, i suoi due figli di 13 e 19 anni, nonché l'amica 21enne del primogenito
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Massacro di Rupperswil, è il giorno del processo. Presenti 65 giornalisti
Alla sbarra l'uomo che ha sgozzato una madre di famiglia 48enne, i suoi due figli di 13 e 19 anni, nonché l'amica 21enne del primogenito

LENZBURG - Inizia questa mattina alle 8:15, al Tribunale distrettuale di Lenzburg (AG), il processo per il quadruplo  mostruoso assassinio di Rupperswil. Alla sbarra c'è Will Thomas N., 34enne originario della stessa località in cui si svolsero i fatti il 21 dicembre 2015. L'uomo, ricordiamo, ha sgozzato una madre di famiglia 48enne, i suoi due figli di 13 e 19 anni, nonché l'amica 21enne del primogenito. I cadaveri parzialmente carbonizzati furono rinvenuti la sera del 21 dicembre 2015 nella casa di Rupperswil in cui era stato segnalato un incendio.

Abuso filmato - L'uomo, tra l'altro, aveva filmato l'abuso sessuale sull'adolescente di 13 anni prima di ucciderlo. Nel giorno del brutale crimine brutale avrebbe caricato la registrazione sul suo laptop. Stando all'accusa, da molti anni coltivava le sue tendenze pedofile. Su un disco rigido aveva salvato 1004 video e 10'489 immagini a tema pedopornografico.

L'accusato di omicidio plurimo aveva pianificato altri atti simili. Aveva già spiato una famiglia nei cantoni di Berna e Soletta. Cercava ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni, che assomigliassero al 13enne assassinato.

Super mediatizzato e super controllato - Per motivi di spazio e di sicurezza il processo si terrà nei locali della polizia mobile di Schafisheim. Durante i quattro giorni di dibattimenti tutti gli spettatori - 35 persone autorizzate e 65 giornalisti accreditati - dovranno passare un controllo.

Le due perizie psichiatriche - Il primo giorno si aprirà con l'interrogatorio di due esperti. Il Ministero pubblico ha infatti ordinato due perizie psichiatriche. L'imputato, uno studente che aveva allenato una squadra di calcio giovanile, potrebbe essere condannato alla detenzione a vita e a una misura d'internamento.

I capi d'accusa - L'imputato è reo confesso ed è detenuto dal dicembre del 2016 in regime di espiazione anticipata della pena. Il 34enne deve rispondere di assassinio plurimo, ripetuta estorsione, sequestri di persona, atti sessuali con un fanciullo, ripetuta coazione sessuale, incendio intenzionale e possesso di materiale pornografico proibito.

Il Tribunale distrettuale ha inoltre fatto sapere che l'atto d'accusa sarà pubblicato il giorno precedente l'inizio del processo. Il procuratore intende rendere nota la richiesta di pena durante il dibattimento.

Era incensurato - L'uomo era incensurato e abitava a poche centinaia di metri dal luogo del massacro. Il 34enne è stato arrestato in un locale pubblico di Aarau nel maggio del 2016, al termine di cinque mesi di laboriose indagini. Dall'inchiesta è emerso che l'uomo ha anche abusato sessualmente del 13enne. Prima del massacro, obbligò inoltre la madre a recarsi in banca e presso un bancomat per prelevare 10'000 franchi e 1000 euro. L'arma del delitto, un coltello da cucina, non è mai stata ritrovata.

Un delitto pianificato nei dettagli - Secondo gli inquirenti l'uomo aveva pianificato di uccidere le quattro persone e di incendiare l'abitazione, e tutto fa pensare che abbia agito da solo. Nessun indizio permette invece di dire che prima del giorno del massacro l'accusato si sia avvicinato a bambini con l'intento di commettere abusi sessuali. L'accusa di pornografia si riferisce ai numerosi video con scene di sesso con minori ritrovati negli apparecchi elettronici sequestrati nel suo appartamento.

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