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SVIZZERACi vogliono «seri elementi di parzialità» per ricusare un giudice

16.01.18 - 14:23
Il Tribunale federale ha rispedito al mittente un ricorso contro dodici magistrati svittesi inoltrato da un cittadino a seguito di un divorzio movimentato
Keystone
Ci vogliono «seri elementi di parzialità» per ricusare un giudice
Il Tribunale federale ha rispedito al mittente un ricorso contro dodici magistrati svittesi inoltrato da un cittadino a seguito di un divorzio movimentato

LOSANNA - Per poter ricusare un giudice devono sussistere elementi concreti di parzialità. Ciò non è il caso per un ricorso al Tribunale federale (TF) contro non meno di 12 magistrati svittesi inoltrato da un privato cittadino in seguito a un divorzio movimentato. I supremi giudici, nel respingere la richiesta, hanno dato ragione al Tribunale cantonale di Svitto.

Tra la domanda di divorzio inoltrata nel 2009 dalla moglie e la sentenza definitiva del 2016 sono trascorsi non meno di sette anni. Nel corso di questo periodo, la vertenza era stata oggetto di diversi ricorsi ai giudici cantonali da parte dell'uomo, ricorsi sempre respinti.

In un ultimo tentativo, il marito si era appellato alle autorità giudiziarie supreme del suo Cantone chiedendo la ricusa dei giudici, da lui ritenuti non imparziali, e un nuovo giudizio pronunciato da una corte di un Cantone vicino. Dopo un ennesimo "no", l'uomo si è rivolto al TF di Losanna, venendo ancora sconfessato.

Nella sua sentenza, per i giudici di Mon Repos le accuse di parzialità proferite nei confronti dei magistrati svittesi sono vaghe e infondate. Benché tutti abbiano il diritto a che la propria causa sia trattata da un tribunale indipendente e imparziale, i criteri devono essere verificati in ogni caso concreto e da un punto di vista obiettivo.

L'accusa di parzialità è ammessa se vi sono dei fatti suscettibili di risvegliare un dubbio quanto all'indipendenza di un giudice.

Invece, gli atti procedurali ordinati da un giudice, a prescindere che siano corretti o meno, non permettono in sé di nutrire un sospetto obiettivo sulla sua imparzialità. Ciò vale anche per una decisione sbagliata sul fondo di una questione.

Solo sbagli particolarmente evidenti o ripetuti, considerati come violazioni gravi del dovere del magistrato, possono mettere in forse la sua indipendenza. Nella sua decisione, il TF constata che il ricorrente non dice nulla sull'esistenza di simili manchevolezze.

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