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SVITTOLo lascia, lui distribuisce volantini con la sua foto nuda

30.09.17 - 13:24
Un 46enne è stato condannato per le vendette contro la sua ex fidanzata
Fotolia
Lo lascia, lui distribuisce volantini con la sua foto nuda
Un 46enne è stato condannato per le vendette contro la sua ex fidanzata

SVITTO - La relazione tra un italiano di 46 anni e una serba della stessa età è durata solo cinque mesi. «Era molto geloso. Nonostante la sua generosità, non ho potuto sopportare i suoi eccessi di aggressività», ha spiegato la donna davanti al Tribunale Penale del cantone Svitto. Quando lei lo ha definitivamente lasciato, nel novembre del 2016, la situazione è degenerata, come riporta il «Bote der Urschweiz».

"Laura, privata e discreta" - Quando gli sono state richieste le chiavi dell'appartamento di lei, l'uomo ha molestato i clienti del bar dove la donna lavora, l’ha chiamata “cagna” e l’ha persino schiaffeggiata, prima di essere allontanato. Il giorno successivo ha inviato diversi messaggi all’ex fidanzata, chiedendole 160 franchi per evitare qualcosa che per lei sarebbe stata imbarazzante. Le minacce su WhatsApp si sono poi aggravate. L'italiano ha minacciato di inviare una sua foto nuda, qualora non avesse ricevuto 3160 franchi. La donna si è rifiutata di cedere alle sue richieste, così l'uomo è andato oltre. Pochi giorni dopo ha distribuito dei volantini intorno a casa della serba. Sui fogli si potevano vedere la foto della donna nuda con il suo numero di telefono e la scritta: «Laura, privata e discreta».

«Se fosse accaduto in Serbia, avrei reagito violentemente contro di lui», ha detto la vittima in tribunale. La donna ha ricevuto diverse sollecitazioni da parte di uomini a causa di questi volantini. Ma la 46enne non ha chiesto un risarcimento finanziario, bensì che il suo ex sia punito, «in modo che possa capire che una donna non può essere trattata così».

Prove sufficienti - L'uomo ha confessato di averla colpita, ma non ha detto nulla in merito ai volantini. Il suo avvocato ha sostenuto che i messaggi di WhatsApp erano ingenui e non avevano niente a che fare con un tentativo di estorsione.

Il Tribunale ha giudicato le dichiarazioni della donna credibile e ha condannato l'italiano ad una pena di 140 giorni a 90 franchi sospesi, e a una multa di 3450 franchi. Il tribunale ha ritenuto che un volantino che mostra una fotografia della donna nuda sia una prova sufficiente di un tentativo di ricatto e di calunnia.

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