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Un avvocato si rivolge al Tribunale Federale dopo aver dovuto pagare le fotocopie dell'incarto di un suo cliente: «È una questione di principio»
LOSANNA - «Sì, può sembrare sorprendente che un avvocato faccia ricorso al Tribunale federale (TF) per un importo di 71,20 franchi. Soprattutto se, per farlo, deve pagare una tassa di 3000 franchi perché il TF entri in materia. Ma io ne faccio una questione di principio». A Jean Lob (90 anni) è stato negato dal Ministero pubblico e dal Tribunale cantonale vodese il rimborso di 71,20 franchi per le fotocopie di un dossier di 356 pagine da tenere metà per sé e l'altra metà per il suo cliente.
«Questa operazione non era indispensabile per l'espletamento del mandato di ufficio», ha stimato la corte vodese in una sentenza del 5 aprile. L'osservazione - riferisce 20 minutes - ha fatto infuriare il professionista: «La copia del file è necessaria per il cliente affinché sia pienamente a conoscenza dei fatti per cui è accusato», sostiene Jean Lob nel suo appello del 2 maggio.
La battaglia di questo uomo, con 65 anni di pratica nel campo del diritto, è variamente apprezzata. «L'importo in questione può far sorridere. Ma il valore economico della controversia è meno importante del principio», sostiene l'avvocato di Losanna Inès Feldmann. Dimitri Tzortzis, del foro di Ginevra, si è detto sorpreso dalla risposta del Tribunale cantonale. «Senza le copie, come può il cliente leggere il suo fascicolo? E non è certo l'avvocato che deve sostenere questo costo», afferma.
Per un altro avvocato, che chiede l'anonimato, «nel canton Vaud, le cose vanno secondo l'umore del procuratore». Secondo il presidente dell'ordine degli avvocati di Neuchâtel, Georges Schaller: «le fotocopie hanno un costo e non è certo il difensore che deve sostenerlo, a meno che non riceva un rimborso spese».
La losannese Véronique Fontana, infine, trova «irrazionale ricorrere al TF per un importo ridicolo soprattutto quando le spese per farlo superano di gran lunga il rimborso in questione».
