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VAUDConfermati 17 anni per l'uxoricida di Assens

05.04.17 - 12:00
Il 47enne nel 2012 strangolò la moglie e la seppellì in un bosco per simulare la scomparsa.
Keystone
Confermati 17 anni per l'uxoricida di Assens
Il 47enne nel 2012 strangolò la moglie e la seppellì in un bosco per simulare la scomparsa.

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ha confermato con una sentenza pubblicata oggi la condanna a 17 anni di reclusione inflitta dalla giustizia vodese ad un uomo che nell'ottobre 2012 ha strangolato la moglie ad Assens (VD) e poi seppellito il cadavere in un bosco per simularne la scomparsa.

La coppia - un funzionario losannese di 47 anni e una cittadina rumena di 36 anni - si era sposata nel marzo 2012 dopo essersi conosciuta un anno prima in internet. Nel luglio 2012 è nato un figlio, ma rapidamente la moglie ha chiesto il divorzio a causa delle continue liti e tensioni con il marito, definito "una personalità paranoica" dal perito psichiatra.

La notte fatale tra il 27 e il 28 ottobre del 2012, l'uomo ha cenato in casa di amici e annunciato di voler pernottare a causa di una forte nevicata. In piena notte, l'uomo è invece rincasato, ha strangolato la moglie, messo sottosopra la casa per inscenare un furto e fatto sparire il corpo della donna in un bosco. È quindi tornato a trascorrere la notte dagli amici, senza chiudere la porta d'entrata.

L'indomani ha telefonato a casa ed è andato a lavare l'automobile. Dal momento in cui ha ucciso la consorte, l'uomo ha lasciato da solo per 10-14 ore il figlioletto di tre mesi. Prima di ammettere l'accaduto e indicare dove ha seppellito il corpo, il vodese ha inoltre simulato per 45 giorni presso i famigliari e le autorità preoccupazione per la scomparsa della moglie.

Nel febbraio 2015 il Tribunale criminale di Yverdon-les-Bains (VD) lo ha condannato per omicidio intenzionale a 14 anni di reclusione, pena portata a 17 anni di prigione dal Tribunale cantonale vodese, che lo ha riconosciuto colpevole di assassinio.

I giudici federali confermano quest'ultima decisione, rilevando che l'uccisione della donna denota una particolare mancanza di scrupoli e un comportamento egoistico, intelligente e riflettuto da parte dell'imputato. Questi chiedeva una diminuzione della pena a 14 anni.

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