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APPENZELLO ESTERNOSparò contro la famiglia dell’ex fidanzata, il passato dello sparatore di Rehetobel

04.01.17 - 10:01
Ieri ha ferito due poliziotti che volevano perquisirgli la baracca. Roger S, è un pregiudicato noto alla polizia che a 19 anni, di fronte a un no della sua ragazza, decise di risolverla a modo suo
Sparò contro la famiglia dell’ex fidanzata, il passato dello sparatore di Rehetobel
Ieri ha ferito due poliziotti che volevano perquisirgli la baracca. Roger S, è un pregiudicato noto alla polizia che a 19 anni, di fronte a un no della sua ragazza, decise di risolverla a modo suo

REHETOBEL - Chi è Roger S., il ragazzo che ieri ha tenuto col fiato sospeso l’intera Svizzera per aver sparato contro due poliziotti, ferendone gravemente uno, durante la perquisizione della sua baracca a causa di sospetti sull'esistenza di una piantagione di cannabis?

Si tratta di un pregiudicato a tutti gli effetti. Un ragazzo di 33 anni anni, svizzero, già noto alle forze dell’ordine, e ben conosciuto in tutto il paese di Rehetobel (Appenzello Esterno). Una personalità che in passato aveva avuto qualche problemino con la giustizia, e oggi sono in molti a chiedersi come sia stato possibile che un ragazzo, che in passato ha mostrato chiari segni di squilibrio, potesse circolare senza alcun problema.

Dai media d’oltralpe si apprende che Roger S., nella Pasqua del 2003 impugnò un fucile da caccia. L'obiettivo era di fare giustizia e punire la sua ex fidanzata. L’anno precedente il 33enne appenzellese aveva conosciuto una ragazza. Avevano avuto un rapporto sessuale. Nulla di serio per lei. Lui invece voleva una relazione a  tutti gli effetti. Quando lei gli comunicò di voler interrompere la frequentazione, Roger S. andò su tutte le furie. Dopo aver ripetutamente minacciato la ragazza, la sua famiglia e perfino il nuovo fidanzato di lei, l’escalation di violenza culminò nella notte di pasquetta: armato di fucile sparò contro i due fratelli dell’ex fidanzata. Uno sfortunato ciclista di passaggio fu colpito da un proiettile. Il bilancio fu di tre feriti.

Roger S. fu arrestato e fino al 2009 fu rinchiuso in un istituto dove è riuscito a conseguire una formazione professionale. Si pensava che fosse guarito. Che non avesse più problemi. Questo fino a ieri, quando un semplice controllo da parte di due poliziotti gli ha fatto perdere il controllo.

I fatti di ieri

Roger S. ieri ha sparato a due poliziotti durante una perquisizione ferendoli gravemente. Uno dei due è in pericolo di morte. Si è poi suicidato. Prima di spararsi, l'uomo ha minacciato di far saltare delle granate. Per questo motivo la polizia non si è potuta avvicinare subito e, per precauzione, ha utilizzato robot per verificare la situazione. Le forze dell'ordine avevano stabilito un contatto con lui, dopo averlo localizzato, dopo una fuga, nel suo alloggio a Rehetobel (AR).

In mattinata il 33enne, era stato convocato al posto di polizia di Heiden (AR), dove si era dimostrato assolutamente disponibile a cooperare. In seguito due agenti, di 29 e 37 anni, lo hanno accompagnato ad Heiden per procedere a una perquisizione in una baracca a causa di sospetti sull'esistenza di una piantagione di cannabis. È proprio durante l'operazione, poco dopo le 9.00, che Roger S. ha aperto il fuoco contro i due gendarmi. Ricoverati in elicottero, sono stati operati d'urgenza. Il 29enne, che è stato colpito al cuore, è tra la vita e la morte; il suo collega 37enne, ferito alle gambe è fuori pericolo. Stando al comandante della polizia cantonale Reto Cavelti, i due agenti non hanno commesso errori. Dopo aver sparato l'uomo è fuggito a piedi e dopo un'ampia operazione di ricerca durata circa tre ore, in cui sono stati coinvolti corpi di polizia di altri Cantoni e cani poliziotto, è stato localizzato nel suo appartamento di Rehetobel. Specialisti hanno cercato di convincerlo a consegnarsi, invano. Dopo il suicidio, gli agenti nella casa hanno trovato una seconda arma e munizioni.

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