Un agricoltore di Schlierbach voleva moltiplicare per sei l'affitto che Swisscom pagava per l'antenna posata sul suo terreno. In risposta l'azienda ha smontato tutto
SCHLIERBACH - È oramai una settimana e mezza che i clienti Swisscom residenti a Schlierbach, un paesino situato nelle campagne lucernesi, si trovano impossibilitati ad utilizzare i propri telefonini. Il motivo? Daniel Muff, uno degli agricoltori della regione, ha ingaggiato una vera e propria sfida a braccio di ferro con l'azienda di telefonia, che per il momento sembra incapace di reagire.
Nel 2002, il padre dell'agricoltore aveva concluso un accordo con Swisscom, permettendo di installare un'antenna per la rete cellulare sul suo terreno in cambio di 2mila franchi all'anno. Una cifra ritenuta però insufficiente dall'erede, che ora pretende un pagamento di 12mila franchi ogni 12 mesi.
«Hanno staccato la spina» - La graffiante risposta di Swisscom non si è fatta attendere. Mentre percorreva i suoi terreni a bordo del proprio trattore, Daniel Muff si è accorto che l'azienda aveva smontato e rimosso l'antenna. In altre parole: niente più linea telefonica per tutti i clienti in zona.
Intervistato dalla SRF, l'agricoltore si è scusato con i suoi compaesani: «Non volevo arrivare fino a questo punto. Mi dispiace che sia la popolazione a farne le spese». Swisscom ha confermato inoltre di aver presentato una nuova offerta all'agricoltore: «Abbiamo proposto la cifra di 6500 franchi all'anno. Ci sembra una somma giusta. Non possiamo, ne siamo intenzionati, a pagare di più», ha spiegato la portavoce Sabrina Hubacher.
Gli abitanti di Schlierbach resteranno quindi "isolati dal mondo" ancora per qualche giorno. Per quanto esattamente? Swisscom non è in grado di confermarlo: «Al momento siamo alla ricerca di una nuova posizione» ha precisato la Hubacher. Dichiarazioni che l'agricoltore non ha invece voluto commentare.