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ZURIGODiffamò un professore, giornalista della Weltwoche condannato a 5mila franchi di multa

30.09.16 - 17:21
Diffamò un professore, giornalista della Weltwoche condannato a 5mila franchi di multa

ZURIGO - Un giornalista della Weltwoche è stato condannato ad una pena pecuniaria con la condizionale e a una multa di 5000 franchi per aver diffamato un professore dell'Università di Zurigo.

La vicenda giudicata oggi dal Tribunale distrettuale di Zurigo si riferisce a diversi articoli pubblicati a partire dall'ottobre 2014 da Philpp Gut, giornalista e vicedirettore del settimanale vicino all'UDC.

Il giudice unico è arrivato alla conclusione che si è trattato di «un caso estremo di vilipendio». Nei suoi articoli, il giornalista utilizzava termini come "clientelismo" e "corruzione relazionale" per denunciare un professore di storia che avrebbe favorito la nomina a professoressa di una donna con cui aveva un rapporto amoroso.

La procedura di selezione si era svolta fra il 2009 e il 2011. Il giornalista ha dichiarato in aula di avere ricevuto le informazioni da persone vicine al professore. Non ha però voluto rivelare l'identità dei suoi informatori, sottolineando l'importanza della protezione delle fonti.

Il suo difensore si è battuto per un proscioglimento, affermando che il giornalista «non ha fatto niente di sbagliato», ma si è limitato a riportare i fatti di cui era venuto a conoscenza.

Il professore di storia e la sua ex assistente sono diventati una coppia nel 2013, ha sottolineato l'avvocato delle parti lese. A suo avviso, il principio della protezione delle fonti non può essere considerato come un dogma "dietro il quale nascondersi".

Un concetto quest'ultimo condiviso anche dal procuratore, che ha richiesto per il giornalista una pena pecuniaria di 240 aliquote giornaliere da 130 franchi e una multa di 6000 franchi. Il giudice ha fissato la pena pecuniaria in 180 aliquote giornaliere da 130, con la sospensione condizionale per un periodo di due anni. Anche la multa è leggermente inferiore alla richiesta della pubblica accusa.

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