Con un liquido infiammabile e un coltello Simon S. aveva assaltato un treno passeggeri. Secondo la famiglia dell'uomo questi voleva solo una cosa: l'amore
SALEZ - Due settimane fa aveva messo in atto i suoi folli propositi assaltando un treno, tra Buchs SG e Salez, con un coltello e del liquido infiammabile, e ferendo diverse persone oltre a provocare la morte di una 34enne. L'autore 27enne, Simon S., era morto il giorno successivo a causa delle ferite riportate.
Cresciuto nel Canton Svitto, figlio di una famiglia di insegnanti, Simon era un tipo solitario, già da bambino. A scuola era vessato dai suoi compagni di scuola a causa del suo forte strabismo, tra l'altro non operabile, e tutti lo deridevano.
La sua famiglia ha ora pubblicato in un giornale un necrologio, in cui viene mostrata una foto del 27enne. Due frasi si rivolgono direttamente al defunto: «È stato il tuo unico scopo nella vita, quello di essere amato», scrive la sua famiglia. «Non ti rendi conto di quanto noi tutti ti amavamo».
I motivi del gesto del giovane restano ancora oscuri. Le indagini della Procura sangallese sono tuttora in corso.