Cerca e trova immobili

ITALIA/SVIZZERASvizzero arrestato a Rimini. «Ma quale stupro, è lui la vittima»

18.08.16 - 17:54
Parla l'avvocato del 19enne di Vevey in carcere a Rimini con l'accusa di aver violentato una turista inglese. «In questa storia tanti punti oscuri e ora ve li svelo»
Svizzero arrestato a Rimini. «Ma quale stupro, è lui la vittima»
Parla l'avvocato del 19enne di Vevey in carcere a Rimini con l'accusa di aver violentato una turista inglese. «In questa storia tanti punti oscuri e ora ve li svelo»

RIMINI - Da venerdì scorso è in carcere a Rimini con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una turista inglese 17enne. Accuse pesanti per un giovane svizzero di 19 anni, di origini bosniache, che abita a Vevey. La sua versione, però, è completamente diversa rispetto a quella della presunta vittima.

Ma andiamo con ordine. I due ragazzi si conoscono sulle spiagge di Rimini. Fanno amicizia. Tra loro scatta una reciproca simpatia. Passeggiate, selfie, e poi quella serata trascorsa sotto le stelle che si conclude con un rapporto sessuale. E qui le opinioni divergono. Per lei si è trattato di violenza sessuale. Per lui la ragazza era invece consenziente. La giovane racconta tutto alla mamma. Scatta la denuncia. Il ragazzo viene fermato dai carabinieri nella giornata di mercoledì. Venerdì si aprono per lo svizzero le porte del carcere.

Il giovane è assistito dall'avvocato Piergiorgio Tiraferri. Convinto più che mai dell'innocenza del suo assistito. «Il ragazzo non ha commesso nessun reato. È lui la vittima in questa storia. La ragazza era consenziente. A fine rapporto sessuale si è pentita di quello che era appena successo, e siccome ha un fidanzato in Inghilterra, ha inventato la storia dello stupro».

Mi scusi, però c'è un referto medico del Pronto soccorso che parla di lesioni ed ecchimosi compatibili con una violenza sessuale.
«Si tratta di due succhiotti all'altezza del seno. Già durante il rapporto lei aveva iniziato a comportarsi in maniera un po' strana. Forse si è fatta prendere dai sensi di colpa. Non potendo presentarsi dal suo fidanzato con quei succhiotti ha raccontato la storia della violenza. E poi c'è qualcosa che non quadra».

Cosa?
«La ragazza ha raccontato che la violenza è avvenuta con un rapporto anale. Il mio assitito ha ammesso di aver praticato un rapporto simile, ma entrambi erano consenzienti dato che lei aveva in quei giorni le mestruazioni. Inoltre se ci fosse stata davvero violenza anale ci sarebbero state delle ferite, dei lividi, e invece non è stato riscontrato nulla di simile nelle parti intime».

Il ragazzo era in vacanza a Rimini con la famiglia o da solo?
«Era insieme al cugino e alla sorella. Sono entrambi qui, in attesa che il loro parente esca dal carcere»

In che stato psicologico è attualmente il ragazzo?
«Sono stato a trovarlo in carcere due volte. È molto dispiaciuto per quanto è successo, ma ci tiene a sottolineare che non ha commesso nessuno stupro. E ne sono convinto anche io. Ho seguito tanti processi, anche per violenza carnale, e sono più che sicuro che in aula processuale verrà riconosciuta la sua innocenza, anche perché in questa storia c'è un altro punto poco chiaro».

Quale?
«Mi chiedo ad esempio perché la famiglia della ragazza prima di partire per Rimini abbia stipulato una copertura assicurativa a tutela della ragazza, anche in caso di violenza carnale».

Ora quali saranno i prossimi passi e quanto tempo dovrà stare ancora in carcere il ragazzo?
«Ho presentato un'istanza di liberazione. Sono in attesa di sapere cosa deciderà il giudice. Conto che entro sabato il ragazzo possa tornare in libertà».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE