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URIGiallo di Erstfeld, il tribunale giustifica la riduzione di pena

05.07.16 - 15:32
All'oste, inizialmente condannato a 15 anni, era stata ridotta la pena a soli 2 anni e 4 mesi
Giallo di Erstfeld, il tribunale giustifica la riduzione di pena
All'oste, inizialmente condannato a 15 anni, era stata ridotta la pena a soli 2 anni e 4 mesi

ERSTFELD - Il secondo processo d'appello tenutosi in aprile contro un un ex oste di Erstfeld (UR) accusato di aver sparato su un cliente (rimasto incolume) e di aver commissionato l'assassinio della moglie (rimasta gravemente ferita) ha insinuato parecchi dubbi nei giudici della corte di Altdorf, che lo ha assolto dalla seconda imputazione. Lo si evince dalle motivazioni della sentenza pubblicate oggi.

Lo scorso 18 aprile il Tribunale superiore urano - cui il dossier era stato rinviato dal Tribunale federale (TF) per un nuovo giudizio - ha ridotto notevolmente la pena di 15 anni di carcere che aveva inflitto all'oste nel 2013, riducendola a soli 2 anni e 4 mesi.

Tre anni fa la corte urana aveva riconosciuto l'oste - proprietario di un locale a luci rosse - colpevole di tentato assassinio della moglie, per aver commissionato l'uccisione della donna (gravemente ferita da tre colpi d'arma da fuoco nel novembre del 2010). Lo sparatore, un giovane croato sulla trentina, era stato condannato a otto anni e mezzo di reclusione.

In aprile a sorpresa il tribunale di Altdorf ha però assolto l'oste da questa accusa, colto dai dubbi, a seguito dei nuovi elementi emersi, su quanto effettivamente avvenuto. Secondo la corte rimangono indizi di un coinvolgimento dell'imputato ma le cose potrebbero anche essere andate diversamente da quanto sostenuto dall'accusa.

La sentenza bis non ha peraltro soddisfatto né il procuratore Thomas Imholz, che l'ha definita "incomprensibile dal punto di vista giuridico", né la difesa dell'oste, che chiedeva l'assoluzione su tutta la linea, anche per l'altro addebito. Entrambe le parti hanno annunciato un ricorso al TF al termine del processo.

Questo caso giudiziario è già costato parecchio al Canton Uri. Secondo la sentenza 478'000 franchi di costi processuali e d'avvocato vanno a carico dello Stato, mentre solo 17'400 devono essere sborsati dall'imputato. Il Cantone deve inoltre ancora far fronte a una richiesta di indennizzo - non ancora nota - da parte di quest'ultimo, tenuto in carcere dopo l'arresto per quasi quattro anni e mezzo. La somma del risarcimento sarà fissata in un procedimento separato.

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