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SVIZZERAAttenzione all'uso di "piccioni kamikaze"

04.07.16 - 19:12
È stata inflitta la prima condanna per avvelenamento di rapaci
Attenzione all'uso di "piccioni kamikaze"
È stata inflitta la prima condanna per avvelenamento di rapaci

ZURIGO - Per la prima volta in Svizzera un tribunale ha esaminato un caso relativo all'uso dei cosiddetti "piccioni kamikaze", le cui piume vengono avvelenate per uccidere i rapaci che li predano.

Il Tribunale distrettuale di Dielsdorf (ZH) ha inflitto ad un allevatore di piccioni una pena di 11 mesi con la condizionale e una multa di 400 franchi per ripetuto maltrattamento di animali e altri delitti. Lo stesso avevano richiesto sia l'accusa che la difesa. La sentenza non è ancora passata in giudicato. La legge sula protezione degli animali prevede pene tra i sei mesi e i tre anni in caso di maltrattamenti intenzionali.

L'imputato era un 42enne svizzero di origine macedone che alleva piccioni di razza, a volte usati per competizioni. Egli ha ammesso che alla metà di agosto del 2015 ha spalmato intenzionalmente del veleno, peraltro vietato in Svizzera e nell'UE, sulla nuca di un piccione non inanellato per l'identificazione. Poi lo ha liberato in volo. Un astore che lo ha cacciato ci ha così lasciato le penne.

L'uomo ha comperato il veleno in Serbia e lo ha illegalmente introdotto in Svizzera. Ha quindi infranto anche le leggi per l'acquisto, l'importazione e lo spargimento di veleni. Inoltre il suo allevamento di piccioni - ora in regola - non rispettava le norme per la protezione animale.

Wener Müller, direttore dell'Associazione svizzera per la protezione degli uccelli (ASPU/Birdlife), ha auspicato che la sentenza odierna abbia effetto sul comportamento di alcuni allevatori che ricorrono ai "piccioni kamikaze" con l'intenzione di sterminare i rapaci. Sono infatti diversi i casi di uccelli predatori trovati morti per avvelenamento negli ultimi anni.

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