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Dopo aver sterminato un'intera famiglia, Thomas N. si è recato a Zurigo per giocare alle slot machine
RUPPERSWIL - Sono passati dieci giorni dall'arresto di Thomas N. Ma sulla "Bestia" di Rupperswil, autore di uno dei delitti più feroci ed efferati mai commessi in Svizzera, per ora si sa poco. I domenicali d'Oltralpe hanno anche oggi dedicato svariate pagine alla sua vita privata.
Tra le varie notizie sviscerate, una è particolarmente inquietante. Il 33enne, dopo aver abusato di un 13enne e aver in seguito sgozzato quattro persone e appiccato il fuoco all'abitazione del crimine, si sarebbe recato al Casinò di Zurigo.
Il suo nome - come anticipato dal "Sonntagsblick" figura infatti nel registro delle entrate della casa da gioco zurighese. Il Casinò si rifiuta di svelare quanti soldi abbia effettivamente speso il killer di Rupperswil, trincerandosi dietro «la protezione dei dati». È comunque sicuro che Thomas N. disponesse di diverso contante: visto che prima di sterminare la famiglia, aveva costretto la madre a prelevare diecimila franchi e mille euro ad un bancomat.
Soldi che l'assassino di Rupperswil ha probabilmente speso, come se nulla fosse, quella sera del 21 dicembre, poche ore dopo il quadruplo omicidio.
