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BERNAGiornalista azero rifugiato in Svizzera

13.06.15 - 10:53
L'attivista per i diritti umani Emin Huseynov è giunto a Berna la notte scorsa accompagnato da Burkhalter
Giornalista azero rifugiato in Svizzera
L'attivista per i diritti umani Emin Huseynov è giunto a Berna la notte scorsa accompagnato da Burkhalter

BERNA - Il giornalista azero e attivista per i diritti umani Emin Huseynov, rifugiato da dieci mesi nell'ambasciata elvetica a Bakù, è giunto a Berna la notte scorsa accompagnato dal ministro degli esteri Didier Burkhalter. Il giornalista ha un visto umanitario.

Venerdì sera, Burkhalter ha rappresentato la Svizzera all'inaugurazione della prima edizione dei Giochi europei allo stadio Olimpico di Baku.

Huseynov, atterrato assieme al consigliere federale all'aeroporto di Belp (BE), è stato perso in consegna da personale del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Il suo trasferimento in Svizzera è stato possibile dopo mesi di negoziati con le autorità di Bakù, ha detto all'ats il portavoce Jean-Marc Crevoisier. Huseynov avrà tempo fino in settembre per decidere se intende inoltrare richiesta di asilo.

Il giornalista 35enne, che aveva ripetutamente criticato il regime autoritario del presidente Ilham Alijev, temendo per la sua vita si era presentato il 18 agosto del 2014 al cancello dell'ambasciata elvetica spacciandosi per svizzero.

Berna - ricorda oggi il DFAE - lo ha accolto per "motivi umanitari", finché si fosse trovata una soluzione soddisfacente con le autorità locali che intendevano interrogarlo.

Secondo Amnesty International (AI), Emin Huseynov stava per essere arrestato con la falsa accusa di frode fiscale. L'organizzazione per i diritti umani, in un rapporto diffuso questa settimana, ha di nuovo condannato il regime del autoritario presidente Ilham Aliev per la repressione delle "voci critiche" verso il potere, che sono costrette al silenzio.

AI considera l'Azerbaigian tra i paesi più oppressivi del mondo, con diversi prigionieri politici in galera, repressione della libertà di stampa e arresti per chiunque critichi il clan Aliev, al potere dal 1991. Nel 2003 Ilham è subentrato al padre Heydar, deceduto.

ats

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