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SAN GALLOCondannato a 18 anni per omicidio, ricorre al Tribunale federale

28.04.15 - 14:53
Condannato a 18 anni per omicidio, ricorre al Tribunale federale

SAN GALLO - Il caso di uno svizzero, oggi sessantenne, riconosciuto colpevole di aver ucciso il portinaio di uno stabile commerciale il 25 marzo 2011 a Rapperswil-Jona (SG) approderà ora davanti al Tribunale federale. L'uomo era stato condannato in appello a 18 anni di carcere dal Tribunale cantonale di San Gallo a inizio gennaio di quest'anno.

Il tribunale aveva respinto la richiesta di internamento presentata dal pubblico ministero e aveva pure rinunciato a ordinare misure terapeutiche. Il pubblico ministero però non ci sta e vuole portare ora il caso davanti al Tribunale federale. Il portavoce Andreas Baumann ha confermato una relativa notizia della "Zürichsee Zeitung" di oggi.

Al contrario del tribunale distrettuale di See-Gaster, quello cantonale aveva riconosciuto l'uomo colpevole di assassinio e non solo di omicidio intenzionale. La Corte cantonale aveva aggravato il capo d'accusa e la condanna ritenendo che l'imputato abbia agito a sangue freddo, con premeditazione e senza scrupoli.

L'ex gestore patrimoniale ha sempre negato l'omicidio e aveva ricorso in appello contro la sentenza del tribunale distrettuale che lo condannava a 17 anni di reclusione, reiterando la sua domanda di proscioglimento.

Sulla colpevolezza dell'uomo per la corte cantonale come per quella distrettuale non sussistono dubbi. Sulle scarpe dell'imputato sono state infatti trovate tracce di sangue che è risultato essere della vittima. Inoltre, sugli abiti e sulle mani sono stati rilevati resti di polvere da sparo. Prima e dopo il delitto l'uomo è stato infine visto da diversi testimoni vicino all'edificio commerciale.

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