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I primi bilanci parlavano di cinque feriti, ma nessuna vittima
SION - Tre morti, un ferito grave tuttora in sala di rianimazione e un ferito leggero: questo il bilancio di una grossa valanga che ha travolto cinque sciescursionisti italiani oggi pomeriggio verso le 13.40 in Vallese, nella valle sotto l'ospizio del passo del Gran San Bernardo verso il quale erano diretti.
Il portavoce della polizia cantonale vallesana Jean-Marie Bornet aveva parlato in un primo momento di quattro feriti gravi trasportati all'ospedale in elicottero e di uno leggero, ma pochi minuti dopo ha dovuto rivedere il bilancio.
Le ricerche sono state rese difficili dalla nebbia e dal vento, che hanno ostacolato gli elicotteri, ma i cinque sono stati trovati abbastanza rapidamente nella massa di neve larga un centinaio di metri e lunga 2-300. Alcuni dei malcapitati sono stati dissepolti da più di due metri e mezzo di profondità, ha detto Bornet all'ats.
Ai soccorsi hanno partecipato una trentina di persone e diversi elicotteri di Air-Glaciers: a causa del maltempo i soccorritori hanno dovuto percorrere l'ultimo tratto fino al luogo dell'incidente a piedi.
Secondo il sito online del giornale vallesano "Le Nouvelliste", i cinque sono stati travolti nella stretta valle sottostante l'ospizio, denominata "Combe des Morts", a un'altitudine di 2300 metri.
Quello percorso oggi dagli sciescursionisti è un itinerario molto frequentato. L'allerta valanga nella zona era a livello 2 (moderato) su un massimo di 5. Tutti i partecipanti all'escursione erano muniti di apparecchi di ricerca in valanga, ha indicato alla televisione romanda RTS il responsabile dei soccorsi Patrick Torrent. Purtroppo poiché tutti sono stati seppelliti dalla coltre nevosa, nessuno è potuto intervenire rapidamente per portare soccorso.
Bornet ha precisato che accertamenti sono tuttora in corso, per escludere che nella zona investita dalla valanga vi fossero altri gruppi di sciescursionisti.
Ats Ans
