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La Camera dei ricorsi del Tribunale superiore argoviese non ha infatti voluto entrare in materia sul ricorso di Andreas Thommen: lo ha presentato con qualche giorno di troppo
AARAU - I promotori dell'iniziativa popolare Ecopop devono almeno per il momento incassare di buon grado l'epiteto "razzisti in Birkenstock" affibbiatogli in parlamento dal consigliere nazionale sangallese dell'UDC Rino Büchel. La Camera dei ricorsi del Tribunale superiore argoviese non ha infatti voluto entrare in materia sul ricorso di Andreas Thommen, direttore del comitato dell'associazione Ecologia e popolazione (Ecopop), poiché l'istanza è stata presentata alcuni giorni più tardi del dovuto. Thommen può ancora rivolgersi al Tribunale federale.
Il ricorso era diretto contro la decisione di non luogo a procedere presa a fine luglio dalla Procura di Brugg-Zurzach (AG) a seguito della querela per diffamazione e calunnia inoltrata in giugno da Thommen, che risiede nel canton Argovia. La Procura aveva ritenuto "sconcertante e poco ragionato" il citato epiteto, ma non penalmente reprensibile in quanto lesivo dell'onore.
Il 10 giugno, durante i dibattiti in Consiglio nazionale, il parlamentare sangallese aveva dichiarato: "Sono molto contento che i razzisti in Birkenstock (i noti sandali di produzione tedesca con cui sono spesso identificati ecologisti e "alternativi" in genere, ndr) e gli accademici (psichicamente) perturbati del comitato d'iniziativa Ecopop abbiano incassato un rifiuto da parte del gruppo parlamentare dell'UDC". Qualche giorno prima aveva usato la stessa espressione in dichiarazioni ai quotidiani "St- Galler Tagblatt" e "Neue Luzerner Zeitung".
Quando la Procura gli ha inviato la sua decisione Thommen era in vacanza. Ha potuto così prelevarla alla posta con alcuni giorni di ritardo soltanto e, non avendo reagito immediatamente, ha mancato il termine di ricorso. Contro la decisione del Tribunale superiore, datata 25 agosto, è possibile un ricorso a Losanna entro 30 giorni.
Il popolo svizzero sarà chiamato ad esprimersi il prossimo 30 novembre sull'iniziativa "Stop alla sovrappopolazione - sì alla conservazioni delle basi naturali della vita", più nota come Ecopop. Il testo propone di limitare la crescita della popolazione dovuta all'immigrazione allo 0,2% annuo nell'arco di tre anni e chiede che il 10% dell'aiuto svizzero allo sviluppo sia destinato al controllo delle nascite nei paesi poveri. L'obbiettivo è di salvaguardare le risorse naturali.
Ats
