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ONLINEChe lingua parla WhatsApp? Dona le tue chat alla scienza

02.06.14 - 10:49
Le università di Berna, Zurigo e Neuchâtel cercano donatori di conversazioni WhatsApp, per indagarne la lingua. Un codice che mischia abilmente italiano, inglese e un dialetto che sta inaspettatamente tornando di moda
Foto d'archivio (Keystone)
Che lingua parla WhatsApp? Dona le tue chat alla scienza
Le università di Berna, Zurigo e Neuchâtel cercano donatori di conversazioni WhatsApp, per indagarne la lingua. Un codice che mischia abilmente italiano, inglese e un dialetto che sta inaspettatamente tornando di moda

BERNA - Che lingua usi quando chatti coi tuoi amici? Italiano. Meglio non mettere le mani sul fuoco, perché ciò che usiamo per comunicare oggi spesso non è che un parente della lingua appresa tra i banchi di scuola.

Sms creativi - Cinque anni fa il fondo nazionale di ricerca finanziò uno studio sulla lingua impiegata negli sms. “Allora ci si aspettava che la lingua fosse dettata dal costo e dai limiti dei vecchi telefonini, con display piccoli, pochi tasti”, ci spiega Bruno Moretti professore di linguistica italiana all’Università di Berna. Ma spulciando gli oltre 26mila messaggini raccolti (2000 quelli in italiano) si scoprì altro. “Non è sempre così. Anzi, spesso la gente si prende il tempo per scrivere in modo più elaborato, più pensato e più divertente”.

What’s up? WhatsApp - Oggi, però, lo short message service è pressoché superato, l’eredità l’ha raccolta su tutti WhatsApp. Per questo anche la ricerca deve tenere il passo, anche perché le potenzialità di questo nuovo strumento regalano nuovi spunti. “Con gli sms avevamo solo un pezzo del discorso. WhatsApp permetterà di fare un’analisi del dialogo, potendo raccogliere intere conversazioni. Si potrà, per esempio, capire cosa succede quando uno dei due interlocutori passa dall’italiano al dialetto”. Infatti uno dei fenomeni più interessanti presi in considerazione è quello del code switching, il passaggio da una lingua all’altra o il loro alternarsi.

Un nuovo dialetto - “Già negli sms abbiamo notato una rivalutazione del dialetto contro ogni aspettativa – continua Moretti – Viene usato con una nuova funzione. Non è più il dialetto delle commedie dialettali o quello parlato dagli anziani e nelle valli. Ma è una versione moderna, usata soprattutto dai giovani che ne sfruttano i vantaggi in termini di varietà creativa”. Insomma, quando non ci bastano più le parole dell’italiano si pesca un po’ qua e un po’ là per stillare il messaggio perfetto. “Il dialetto oggi aiuta a ampliare* l’italiano, a aumentarne il potenziale”.

Dona e vinci - Queste le premesse, ma ciò che i linguisti svizzeri potranno scoprire è legato a doppio filo alla generosità dei whatsapper. Da ieri infatti è possibile donare le proprie conversazioni sul sito whatsup-switzerland.ch. Le conversazioni verranno sistematicamente anonimizzate e eventuali immagini o file allegati verranno cancellati automaticamente. Non solo, tra i donatori di parole saranno estratti ogni settimana nove buoni di viaggio Ffs e un cofanetto Smartbox, per un valore complessivo di 4000 franchi. C’è tempo fino al 13 luglio.

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