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ZURIGOPrevedere i ritardi sarà possibile

28.01.14 - 09:20
Un ingegnere del Politecnico di Zurigo ha inventato un sistema che sarà utile per le FFS
Foto Ti Press
Prevedere i ritardi sarà possibile
Un ingegnere del Politecnico di Zurigo ha inventato un sistema che sarà utile per le FFS

BERNA - Un ingegnere del Politecnico di Zurigo ha inventato un sistema per prevedere i ritardi. Entusiaste le Ffs.

"A causa di un problema tecnico il treno subirà un ritardo indefinito". Un annuncio come questo può essere l’inizio di un vero e proprio calvario per un pendolare. Che fare? Cercare una via alternativa su di un’altra tratta? Prendere il bus o la macchina? Grazie ad un nuovo sistema elaborato al Politecnico di Zurigo in caso di guasto sarà possibile prevedere in maniera accurata i minuti di ritardo.

 

Principale fautore della scoperta è Steffen Schránil che, nel suo lavoro di dottorato, ha analizzato più di due milioni di “pannes” ferroviarie. Tutti i dati rilevati sono poi stati testati attraverso modelli statistici, in questo modo si è potuto migliorare l’accuratezza delle previsioni. Ma come funziona? Innanzitutto appena avviene un guasto, lo stesso viene confrontato con altri precedenti, ottenendo un’approssimazione di ritardo. La cifra potrà poi essere limata proponendo al computer variabili riguardanti al situazione in corso. "In questo modo è possibile decidere come intervenire per ottimizzare i tempi. È necessario mobilitare un convoglio d’emergenza oppure è possibile una riparazione, magari anche in remoto?" spiega Schránil.

 

Bastano pochissimi istanti e, dopo che è stato alimentato con i dati, il computer è già in grado di fornire una stima del ritardo. Ma quali sono i tempi d’attesa più frequenti? "Secondo il sistema, i ritardi che capitano più spesso sono quelli fra i 10 e i 13 minuti. Nell’’80% dei casi non si aspetta mai più di un quarto d’ora". Entusiaste le Ffs che vogliono incorporare il servizio il prima possibile. "I viaggiatori trarranno un gran vantaggio da questa novità" conferma a 20minuti il portavoce Reto Schärli.

 

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