Anche in Svizzera c'è chi rinuncia alle cure mediche, sacrificando quindi la salute, per questioni finanziarie.
BERNA - Lo fa soprattutto chi dispone di un basso reddito. La conferma viene da uno studio dell'Ufficio federale di statistica (UST) sulle condizioni di vita delle famiglie e la loro situazione economica, pubblicato oggi.
Stando a dati relativi al 2011, proprio chi percepisce bassi salari dichiara in media di non godere di buona salute, ma di non farsi curare, visti i costi sanitari. Le condizioni di vita e le disuguaglianze sociali costituiscono fattori determinanti che si ripercuotono sulla salute. Lo ha rilevato già l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e l'UST conferma.
Tra le persone prese in esame dallo studio il 31% di coloro che dicono di avere una salute "non buona" è a rischio di povertà. Tra chi invece non ha problemi finanziari la percentuale è soltanto del 17%. Lo scarto è ancora maggiore (38% contro 18%) per chi soffre di privazioni materiali.
Si tratta di un circolo infernale: la fragilità sociale è all'origine di una salute meno buona, ma ciò può generare difficoltà a procacciarsi un reddito sufficiente. In sostanza: più si è poveri, più si rinuncia a determinate attività per questioni di salute e quindi anche al medico e alle cure.