"È un piccolo gesto per due uomini, ma uno grande per due paesi", ha dichiarato Burkhalter durante il proprio discorso, prima di tagliare il nastro assieme al ministro Win Shein. La cerimonia si è tenuta nel giardino dell'ambasciata.
La nuova rappresentanza ha sede in una villa coloniale costruita nel 1937 dai britannici. Conterà circa una trentina di collaboratori che opereranno per la diplomazia, per la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e per la Divisione Sicurezza umana (DSU).
Il consigliere federale ha parlato della speranza che ha portato la Birmania sulla via della "democratizzazione, dello sviluppo economico e sociale, della riconciliazione e dell'apertura". Ma ha anche ripetuto le "serie preoccupazioni della Svizzera dopo le recenti violenze inter-etniche nello Stato di Rakhine", facendo appello alla "fine immediata" degli scontri.
Dal canto suo, il ministro birmano Win Shein ha detto all'ats che la Svizzera è "il paese delle banche. Il nostro paese tenta di riformare il proprio sistema bancario e finanziario, e speriamo che la Confederazione possa assisterci in questa impresa".