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SVIZZERAAcquisto F-35, Berna non perde tempo (e non aspetta il voto)

18.05.22 - 13:15
Il Consiglio federale, preoccupato del «deterioramento della situazione in materia di sicurezza», corre ai ripari.
Keystone
Acquisto F-35, Berna non perde tempo (e non aspetta il voto)
Il Consiglio federale, preoccupato del «deterioramento della situazione in materia di sicurezza», corre ai ripari.
L'esecutivo intende firmare il contratto per l'acquisto dei nuovi aerei da combattimento entro il 31 marzo del 2023. «Le lacune dell'esercito vanno colmate il prima possibile»

BERNA - La Guerra in Ucraina fa sempre più paura.  E la situazione in materia di sicurezza va sempre più deteriorandosi. Per questo motivo il Consiglio federale, nella sua seduta odierna, ha deciso di «colmare» il prima possibile «le lacune esistenti nell'esercito».

«Firmare entro il 31 marzo 2023» - In particolar modo Berna appoggia la proposta di firmare i contratti d’acquisto per i 36 F-35A con il governo statunitense entro il 31 marzo 2023, ossia entro la scadenza dell’offerta, senza aspettare i risultati della votazione sull'iniziativa popolare "Contro gli F-35 (Stop F-35)". «Non è infatti sicuro - precisa il Consiglio federale - che, in caso di rinegoziazione, sia possibile acquistare gli aerei da combattimento alle stesse condizioni, in particolare ai prezzi stabiliti ed entro i termini di consegna previsti».

Corsa agli armamenti - Sin dallo scoppio della guerra in Ucraina, infatti, molti Paesi hanno aumentato il loro budget per l’armamento. «La Finlandia ha deciso di acquistare 64 F-35A, la Germania 35 e il Canada 88», elenca il Governo, precisando che in questo contesto «il rischio di ritardi nella consegna si fa sempre più concreto». I jet devono comunque essere consegnati, come previsto, a partire dal 2027 per poter garantire la protezione della popolazione dalle minacce aeree anche dopo il 2030.

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COMMENTI
 

emibr 1 anno fa su tio
Uno potrebbe pensare che i consiglieri federali siano persone calme, preparate e riflessive con una chiara visione politica e poi se li ritrova a decidere tutto in fretta presi dalla paura e dall’isteria. A meno che sia una strategia per farci digerire un acquisto molto discutibile e costoso approfittando del momento difficile per l’Europa.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
Sulle decisioni in fretta e senza grandi riflessioni sono totalmente d'accordo. Lo si vede per esempio nelle sanzioni, opposte alla nostra cultura politica ed ora all'acquisto surclassando il popolo. Personalmente non mi interessa molto il modello che compreranno, come non mi interessa il fatto che li compreranno (per me è puro e semplice rinnovamento della flotta, quindi si potrebbe anche non votare). Fatto sta che il consiglio federale sta applicando comportamenti non in linea con la tradizione svizzera, senza che ci sia una reale necessità. (Parliamoci chiaro, questa guerra non ci coinvolge militarmente, e perché succeda la Russia deve invadere l'Unione Europea, quindi la Nato, in pratica pure fantasie impossibili)

Aldina Fum 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
@Emibr e @Mattiatr, avete proprio entrambi ragione! E io aggiungo: che difesa migliore delle nostre banche? Quindi per me sono spese superflue, e attenzione all'UDC che vuole tagliare fondi allo Stato sociale in favore degli armamenti. Tutte decisioni anacronistiche! 🤦🏼‍♀️

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Aldina Fum
Per quanto abbia odiato la mia esperienza militare, trovo che le banche come arma di difesa sia più un modo di dire che un'effettiva realtà. Parliamoci chiaramente, la caduta del segreto bancario e la crisi del 2008 hanno dato due colpetti non da poco alle banche svizzere, ora la caduta della neutralità porterà ad un periodo d'incognite riguardo la nostra stabilità come nazione. In ogni caso bisogna far capire ai nostri politici che non serve a niente buttar soldi a caso nella speranza che cresca un esercito forte. Per quanto riguarda lo stato sociale, bisogna sempre stare attenti alla linea che separa l'aiuto a chi ha bisogno al mantenere persone a caso. Uno stato la cui società è dipendente da esso, non sarà mai né stabile, né benestante, né concorrenziale con il resto del mondo (per domande citofonare Italia). In ogni caso la Russia impiegherà anni a ricostruire il proprio esercito dopo questa guerra, figuriamoci se invaderà il resto d'Europa.

Güglielmo 1 anno fa su tio
benone

seo56 1 anno fa su tio
Bene!
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