Il pacchetto, che entrerà in vigore alle 18, comprende le misure economiche e finanziarie adottate il 13 aprile.
Tra le duecento persone colpite anche le due figlie di Vladimir Putin.
BERNA - Entra in vigore oggi alle 18.00 l'ulteriore pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia e della Bielorussia deciso dal Consiglio federale il 13 aprile, riprendendo quanto varato dall'UE. Si tratta di misure economiche e finanziarie.
Colpiscono oltre 200 persone, tra cui le due figlie del presidente russo Vladimir Putin, oltre a parlamentari e diversi membri degli esecutivi delle autoproclamate repubbliche di Donetks e Lugansk, e 18 organizzazioni, cui si aggiungono alcuni gruppi di oligarchi e i loro famigliari.
I nuovi provvedimenti contengono anche sanzioni di ampia portata sulle merci, tra cui il divieto d'importare lignite e carbone fossile e beni che rappresentano importanti fonti di reddito per la Russia (come legno, cementi, crostacei, caviale), precisa una nota del Governo. Sono inoltre previsti divieti di esportazione per i beni che possono contribuire a rafforzare le capacità industriali della Russia.
Altre sanzioni riguardano il settore finanziario: è vietato fornire qualsiasi sostegno a organizzazioni russe sotto controllo pubblico o di proprietà pubblica e istituire trust in Svizzera per cittadini russi o per persone fisiche o giuridiche stabilite in Russia. Sono state vietate anche diverse prestazioni legate a tali trust.
È prevista una deroga per l'esportazione di beni militari speciali: in tal modo la Svizzera può adempiere i suoi obblighi internazionali nei confronti dell'Organizzazione per la proibizione delle Armi chimiche (OPAC).
Berna intende ancora chiarire le conseguenze dei divieti previsti dall'UE riguardanti l'aggiudicazione di contratti di appalto pubblico a cittadini russi e a entità od organismi stabiliti in Russia. La loro attuazione solleva diversi interrogativi sulla ripartizione delle competenze tra Confederazione e Cantoni e sul campo d'applicazione, precisa la nota. L'Esecutivo ha pertanto incaricato i servizi competenti di effettuare i dovuti accertamenti e di presentargli un rapporto entro fine giugno.
I divieti riguardanti l'esportazione di banconote e la vendita di valori mobiliari a cittadini bielorussi oppure a persone o entità in Bielorussia vengono estesi a tutte le valute ufficiali degli Stati membri dell'UE. Finora riguardavano i valori mobiliari e le banconote in franchi svizzeri o in euro (lo stesso provvedimento è previsto anche nei confronti della Russia).