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SVIZZERAFibra ottica e 5G per una società a banda larga

13.04.22 - 11:32
Le reti di nuova generazione presentano chiari vantaggi, anche sul fronte delle radiazioni, secondo un rapporto
Tamedia
Fonte ATS
Fibra ottica e 5G per una società a banda larga
Le reti di nuova generazione presentano chiari vantaggi, anche sul fronte delle radiazioni, secondo un rapporto

BERNA - La Svizzera può avanzare verso una società della banda larga grazie a reti fitte e performanti con antenne radiomobili adattive per il 5G e un potenziamento mirato della fibra ottica.

È la conclusione a cui giunge un rapporto approvato oggi dal Consiglio federale, secondo cui vi sono inoltre le premesse per proteggere la salute della popolazione. Sconsigliata invece la creazione di una rete unica al posto della situazione attuale con tre operatori indipendenti.

Le reti 5G presentano chiari vantaggi rispetto alle tecnologie radiomobili precedenti sia alla voce performance sia a quella esposizione alle radiazioni, indica il governo in una nota odierna facendo riferimento a quanto evidenziato nel rapporto, redatto sotto l'egida dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) con la partecipazione dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) in adempimento a un postulato della consigliera agli Stati Brigitte Häberli-Koller (Centro/TG). I sistemi di antenne adattive permettono in effetti di ridurre parzialmente questa esposizione e aumentare la capacità di un fattore dieci in confronto al 4G.

Meno antenne del previsto - Secondo stime degli operatori, per lo sviluppo del 5G occorrono nettamente meno nuove antenne di quanto inizialmente previsto, ovvero 7'500 invece di 26'500. Anche i costi saranno nettamente inferiori: si parla di 3,2 miliardi di franchi al posto dei 7,7 miliardi ipotizzati.

Sempre più dati - Il volume di dati trasmessi raddoppia ogni 12-18 mesi e perciò occorre potenziare rapidamente le reti 5G in Svizzera, prosegue l'esecutivo. Nel 2021, con la modifica dell'ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI) e la definizione delle condizioni quadro per l'uso di antenne adattive, il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) ha posto le basi necessarie.

Sono poi state introdotte varie misure di accompagnamento che rispondono ai timori espressi dalla popolazione sulle radiazioni legate alla telefonia mobile. Esse comprendono l'ulteriore sviluppo del monitoraggio dell'esposizione alle radiazioni e la creazione di un centro di consulenza medica ambientale.

L'importanza della fibra - Poiché ogni stazione base 5G richiede una connessione in fibra ottica, essa è centrale per il potenziamento dell'infrastruttura. Il consolidamento di queste reti in Svizzera è generalmente molto avanzato, ma l'esecutivo intende accelerarlo ulteriormente. Quale primo passo concreto in questa direzione, lo scorso dicembre ha posto in consultazione l'ampliamento del servizio universale con un'offerta supplementare da 80 Mbit/s. Nel 2023 il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento una strategia sulla banda ultra larga.

No alla rete unica - La relazione esamina anche l'ipotesi di una sola rete radiomobile rispetto alla situazione odierna, che vede tre operatori di rete indipendenti (Swisscom, Sunrise UPC e Salt). Sebbene essa richiederebbe meno siti d'antenna, l'esposizione media della popolazione alle radiazioni diminuirebbe solo in modo limitato. Un abbandono del sistema attuale metterebbe in discussione il funzionamento della concorrenza e potrebbe minare l'obiettivo della legge sulle telecomunicazioni di offrire una vasta gamma di servizi di telecomunicazione di qualità, competitivi e a prezzi convenienti. A causa dei notevoli rischi su più fronti, viene dunque suggerito di non prendere questa strada.

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