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SVIZZERA«Una carenza di gas avrebbe conseguenze economiche incalcolabili»

12.04.22 - 17:38
In Svizzera il settore chiede di puntare sulla riduzione del consumo e sul passaggio all'olio combustibile
AFP
Fonte ATS
«Una carenza di gas avrebbe conseguenze economiche incalcolabili»
In Svizzera il settore chiede di puntare sulla riduzione del consumo e sul passaggio all'olio combustibile
Le contromisure in caso di penuria erano al centro di un odierno incontro con il consigliere federale Guy Parmelin

BERNA - Il consigliere federale Guy Parmelin ha incontrato oggi i rappresentanti del settore del gas per discutere eventuali contromisure in caso di penuria, legata al conflitto in Ucraina. I rifornimenti dalla Russia non possono più essere considerati sicuri e non sono escluse riduzioni o interruzioni delle forniture come ritorsione contro le sanzioni decise dall'Occidente, precisa un comunicato odierno.

In Svizzera il gas copre il 15% del fabbisogno energetico nazionale e circa il 40% proviene dalla Russia. L'approvvigionamento viene garantito principalmente dal settore economico, mentre lo Stato svolge un ruolo sussidiario e interviene solo quando l'economia non è più in grado di adempiere i suoi compiti, aggiunge la nota.

È difficile prevedere e prevenire un'eventuale penuria e delineare uno scenario preciso, hanno sottolineato i partecipanti all'incontro. Le disposizioni quindi dovrebbero essere il più possibile flessibili e chiarire le questioni legali, finanziarie e di cooperazione. Le parti interessate concordano sul fatto che una carenza di gas avrebbe in ogni caso conseguenze economiche incalcolabili e gravi.

I partecipanti sono unanimi nell'affermare che le prime misure da adottare sono la riduzione del consumo e il passaggio degli impianti a doppia alimentazione dal gas naturale all'olio combustibile. In caso di penuria anche di prodotti petroliferi, è possibile ricorrere alle riserve obbligatorie istituite a questo scopo.

Nella stagione fredda, gli inviti a ridurre il consumo possono avere un impatto significativo, anche abbassando la temperatura degli edifici di un solo grado. Se queste misure non sono sufficienti, il consumo può essere ulteriormente ridotto limitando le forniture di gas naturale ai grandi consumatori, precisa il comunicato. I piani di attuazione e le ordinanze necessarie sono in preparazione.

All'incontro hanno partecipato Gaznat, Gasverbund Mittelland, Erdgas Ostschweiz, Erdgas Zentralschweiz, AIL, Swissgas, l'Associazione svizzera dell'industria del gas (ASIG), la Liechtensteinische Gasversorgung (LGV), IG Erdgas, la Conferenza dei direttori cantonali dell'energia (EnDK), l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese (UFAE) e l'Ufficio federale dell'energia (UFE).

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