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ZURIGOEsperti preoccupati per l'aumento degli attacchi di panico

17.01.22 - 16:34
Depressione, ansia e paura: sono tutte conseguenze della pandemia, che colpiscono in particolare i giovani.
20min/Matthias Spicher
Fonte 20Minuten/DG/DK
Esperti preoccupati per l'aumento degli attacchi di panico
Depressione, ansia e paura: sono tutte conseguenze della pandemia, che colpiscono in particolare i giovani.
Gli specialisti rilevano un'impennata di problemi psichici legati al contesto pandemico. E riuscire a supportare tutti sta diventando difficile.

ZURIGO - «Improvvisamente non riuscivo più a respirare, sembrava che qualcuno fosse seduto sui miei polmoni». Questo è ciò che l'influencer Mimoza ha raccontato di recente su Instagram. Sotto, i commenti di moltissimi, prevalentemente giovani, che hanno vuotato il sacco raccontando i propri attacchi di panico, quasi tutti generati dal contesto pandemico.

Roger Staub, CEO della Fondazione Pro Mente Sana, prende quale esempio i dati dello "Swiss Corona Stress Study" per illustrare l'entità del problema: «Prima della pandemia, circa il 7% dei giovani tra i 14 e i 24 anni soffriva di gravi sintomi depressivi. Oggi è il 30%, oltre quattro volte il dato precedente». Secondo Staub, purtroppo, ci si deve aspettare un ulteriore aumento dei pensieri suicidari e di tentativi di togliersi la vita tra i minori di 24 anni.

«Lo stress permanente appesantisce la psiche» - Il Covid è un peso per i giovani a più livelli: «Si preoccupano per il loro futuro accademico e professionale. E hanno paura di perdere la vita. Molto di ciò che è importante in questa fase - uscire, fare esperienza, viaggiare, confrontarsi con i coetanei - è diventato difficile, se non impossibile, durante questa pandemia», prosegue Staub. A causa dell'isolamento, i ragazzi passano sempre più tempo sui social, «ed anche il consumo eccessivo dei social media non è salutare a lungo termine». Tutti questi fattori portano a uno stress permanente che mette a dura prova la psiche e può condurre a depressione o disturbi d'ansia.

Josef Hättenschwiler, specialista in psichiatria e psicoterapia e direttore medico del Centro di Zurigo per il trattamento dell'ansia e della depressione (ZADZ), afferma anche che gli attacchi di panico, l'ansia generale, i disturbi del sonno e gli stati d'animo depressivi sono aumentati durante la pandemia. «Anche le persone senza precedenti malattie mentali stanno soffrendo di una maggiore ansia generata dalle mutate circostanze e dall'isolamento sociale».

«Puoi contrastare i disturbi d'ansia» - Secondo Hättenschwiler, la paura di per sé non è una cosa negativa. «Diventa patologica solo se si avverte anche senza pericoli reali». E diventa un problema quando porta ad evitare situazioni e alla fine ostacola la vita di tutti i giorni. Stress emotivo e schemi di pensiero negativi svolgono un ruolo importante nell'innesco di attacchi di panico e quindi anche nello sviluppo del disturbo di panico».

Come spiega Hättenschwiler, gli attacchi sono caratterizzati dalla loro subitaneità: «Le persone colpite spesso sudano e hanno un'estrema paura di avere un infarto o addirittura di morire. L'intensità dell'attacco è tale da portare a credere che sia presente un problema fisico pericoloso». Tuttavia, il disturbo d'ansia può essere contrastato (vedi box).

«I tempi di attesa per le terapie sono triplicati» - Gli esperti concordano sulla necessità di ampliare i servizi di consulenza e l'assistenza professionale. «Gli interventi psicoterapeutici offerti a bambini e giovani hanno raggiunto i loro limiti negli ultimi mesi», ammette Hans Kurt dell'"Alleanza Salute Psichica Svizzera". In primo luogo, consiglia alle persone colpite di parlare dei propri problemi. «Non è sempre necessario rivolgersi a uno specialista. Anche confidarsi con i genitori, l'assistente sociale della scuola o i coetanei può aiutare».

Staub avverte: «A causa della pandemia i tempi di attesa per ottenere supporto da parte dei terapisti sono triplicati. Mentre l'economia viene supportata con stanziamenti miliardari, non è stato speso nulla a favore dei trattamenti per i danni psicologici causati dalla pandemica».

È così che un'intera generazione rischia di riportarne le conseguenze: «I giovani di oggi sono i lavoratori di domani. Anche dal punto di vista economico sarebbe fondamentale proteggerli dallo stress psicologico. Non possiamo permetterci un'intera generazione problematica quando già c'è carenza di lavoratori qualificati».

Cosa possono fare le persone quando hanno un attacco di panico?
In caso di attacco di panico acuto Josef Hättenschwiler consiglia la seguente procedura:
Respirazione e muscoli: concentrati su una respirazione addominale calma e profonda e rilassa consapevolmente i muscoli di tutto il corpo.
Verifica della realtà: renditi conto che questa non è una minaccia fisica, è un attacco di panico. Provi una violenta reazione a una paura che passerà.
Nessun tentativo di fuga: concentrati consapevolmente sull'ambiente circostante. Si consiglia di affrontare l'attacco di panico sul posto o di recarsi in un luogo tranquillo nelle immediate vicinanze. La fuga può portare all'associazione della posizione con l'attacco di panico e c'è il rischio che tu eviti quella posizione in futuro arrivando a limitarti.
Dopo l'attacco: cerca aiuto. Gli attacchi di panico si verificano ripetutamente e portano a una limitazione generale nella vita di tutti i giorni? Dovresti consultare immediatamente un medico. Sono inoltre disponibili servizi psichiatrici video e telefonici.

Maggiori informazioni e suggerimenti su come sbarazzarsi degli attacchi di panico: www.sgad.ch

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