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ZURIGO / QATARInfantino vive in Qatar con la famiglia

16.01.22 - 23:59
In attesa dei Mondiali, in novembre, Gianni Infantino si è trasferito nell'emirato da ottobre.
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Infantino vive in Qatar con la famiglia
In attesa dei Mondiali, in novembre, Gianni Infantino si è trasferito nell'emirato da ottobre.
Qui ha affittato una casa per sé e la sua famiglia. Due delle sue quattro figlie vanno a scuola nell'emirato. La Fifa non nega, ma cerca di frenare le polemiche.

ZURIGO - Parlare di conto alla rovescia forse è prematuro, ma a novembre, in Qatar, ci sarà il calcio d'inizio dei Mondiali. «Sarà fantastico», è stato il commento del presidente della Fifa Gianni Infantino quando, due mesi fa, ha visitato lo stadio presso il quale si terrà la finale, vicino alla capitale Doha.

Ma il rapporto tra Infantino e il Quatar andrebbe oltre il calcio. Stando alla SonntagsBlick, il numero uno della federcalcio mondiale, dallo scorso ottobre non vive più in Svizzera, ma a Doha. Qui ha affittato una casa per sé e la sua famiglia. Due delle sue quattro figlie vanno a scuola nell'emirato.

Smentite a marzo - Le voci sul suo imminente trasferimento circolano da tempo, ma la Fifa ha sempre negato. Tuttavia, a confermarlo, vi sarebbero nuovi dettagli sulla vita degli Infantino in Qatar, comprese le immagini che dimostrano che la famiglia ora risiede lì.

Messa sotto pressione, la Fifa ha ammesso che il suo presidente ha affittato una casa a Doha con la famiglia, ma continua a minimizzare la portata di questo trasloco. Un portavoce afferma infatti che il suo Presidente continuerà a lavorare presso la sede di Zurigo. Addetti ai lavori, tuttavia, riferiscono di vederlo a Zurigo molto raramente.

«Opportunità unica» - Insomma, da una parte c'è la Fifa che sottolinea come Infantino continui a pagare le tasse in Svizzera, dall'altra c'è l'evidenza del tempo trascorso a Doha con la sua famiglia.

«La preparazione e la realizzazione dei Mondiali di calcio in Qatar sono un progetto di eccezionale importanza per il calcio e la Fifa, oltre che per il Qatar», ha sottolineato lo stesso numero uno della Fifa. È un'«opportunità unica» per riunire persone e culture di tutto il mondo attraverso l'entusiasmo per il calcio. «Per un Mondiale di calcio che passerà alla storia, anche i più grandi sforzi valgono la pena».

Stretti rapporti con i governanti - Infantino è stato criticato per anni a causa dei suoi stretti rapporti con l'emirato e i suoi autoritari governanti. Il Qatar, infatti, è un paese in cui si applica la legge della Sharia. Dove gli omosessuali finiscono in carcere e i diritti umani vengono calpestati. Ma Infantino sostiene che la Coppa del Mondo sarà una «festa dell'integrazione sociale».

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