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SVIZZERAGli svizzeri chiedono più sicurezza informatica

12.01.22 - 10:20
È quanto emerge da un sondaggio. Gli sportelli online e il voto elettronico sono apprezzati, ma non prioritari
Archivio Depositphotos
Fonte ATS
Gli svizzeri chiedono più sicurezza informatica
È quanto emerge da un sondaggio. Gli sportelli online e il voto elettronico sono apprezzati, ma non prioritari

ZURIGO - Gli svizzeri apprezzano i servizi digitali dello Stato. Tuttavia, vorrebbero che le cose andassero più velocemente nell'ambito della sicurezza informatica, della protezione contro la violenza digitale e della formazione. È quanto rileva un sondaggio realizzato dall'istituto di ricerca Sotomo per l'Associazione del settore svizzero dell'informatica e delle telecomunicazioni delle imprese digitali (Swico).

La pandemia di coronavirus ha dato nuovo impulso alla digitalizzazione in Svizzera. Ma la discussione sulla trasmissione dei numeri di casi via fax, la mancanza di coordinamento tra le amministrazioni cantonali e il governo federale hanno portato alla luce gravi carenze dello "stato digitale".

Gli svizzeri accolgono certo favorevolmente servizi come gli sportelli online o il voto elettronico, ma non sono le loro priorità: lo Stato digitalizza senza tener conto dei principali bisogni degli svizzeri, conclude il sondaggio.

Priorità a necessità di protezione - Le priorità della popolazione sono i bisogni di base e di protezione nei confronti dello Stato. Questi includono temi come la formazione, la violenza digitale e la sicurezza informatica.

Quasi quattro intervistati su cinque hanno detto che la difesa contro gli attacchi informatici dovrebbe essere nettamente rafforzata. Due terzi cercano protezione contro la violenza digitale. Una buona metà si esprime a favore di una maggiore importanza accordata all'educazione.

Mentre tre quarti degli svizzeri pensano che le grandi imprese abbiano elevate competenze digitali, il quadro è molto diverso per le amministrazioni federali e cantonali. Meno della metà degli intervistati infatti ritiene che le competenze delle autorità siano elevate.

Anche sulle capacità digitali delle scuole viene fornito un giudizio negativo: solo il 45% degli intervistati dice che gli studenti sono sufficientemente preparati alle professioni del futuro. E la maggioranza dei genitori considera che le competenze digitali degli insegnanti siano insufficienti.

L'istituto di ricerca Sotomo ha condotto il sondaggio lo scorso novembre tra 1'254 persone nella sola Svizzera tedesca. L'attenzione non era sull'e-government, ma su temi sociali per i quali lo Stato ha una responsabilità concreta a tutti i livelli federali.

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