Cerca e trova immobili

SVIZZERATelesorvegliati dal capo, non sono in pochi

09.01.22 - 19:15
Il 70 per cento delle aziende "spia" in home-office i propri lavoratori. Che non sono contenti
tipress
Telesorvegliati dal capo, non sono in pochi
Il 70 per cento delle aziende "spia" in home-office i propri lavoratori. Che non sono contenti
Uno studio getta luce su un fenomeno che ha preso piede durante la pandemia. E di cui i tele-lavoratori «sono spesso poco consapevoli»

BERNA - Telelavoratori sempre più telesorvegliati. E non (solo) attraverso le telecamere. Sembra uno scioglilingua ma è il quadro che emerge da uno studio globale condotto dalla società di consulenza Vanson Bourne. Il fenomeno riguarda anche la Svizzera, e ha avuto un'impennata durante la pandemia. 

Da piccoli accorgimenti, come la funzione che "inchioda" i ritardatari nelle riunioni su Zoom, a veri e propri software di monitoraggio da remoto dei dipendenti.  L'indagine - che ha coinvolto 7200 aziende in 20 paesi - ha rilevato che circa il 70 per cento delle imprese con più di 500 dipendenti ha introdotto negli ultimi anni dei sistemi di controllo della produttività a distanza. 

La richiesta di software specifici è aumentata del 51 per cento con l'arrivo del Covid-19, secondo uno studio di Top10Vpn ripreso oggi da Le Matin Dimanche. Le aziende informatiche specializzate in tele-sorveglianza (Hubstaff, Teramind) vantano percentuali di crescita simili, trainate dal boom del telelavoro generato dalla pandemia. 

Non esistono studi specifici sulle aziende svizzere, ma l'avvocato del lavoro David Raedler di Losanna ha confermato al domenicale che «un numero crescente di datori di lavoro sta installando sistemi di questo tipo». Secondo l'esperto il fenomeno «in futuro porterà a un aumento delle cause legali» tra aziende e dipendenti.

Secondo Vanson Bourne, il rischio di conflittualità è legato al fatto che «i dipendenti spesso non sono consapevoli» di quanto possono essere sorvegliati. I software sul mercato permettono di controllare la posta elettronica, la navigazione in rete, i Cms. Alcuni si spingono fino a geolocalizzare telefonini e computer aziendali, o a sfruttarne le webcam per video-sorvegliare i lavoratori. 

Pratiche che hanno già procurato qualche guaio (giudiziario e reputazionale) ad aziende come Microsoft o Uber. E che secondo l'indagine portrerebbero a un aumento del turnover dei dipendenti nelle aziende più sorvegliate. In Svizzera si stima che il telelavoro abbia aumentato la produttività dei dipendenti nel settore terziario. In particolare sarebbe aumentato il lavoro fuori dagli orari d'ufficio, con l'invio di email soprattutto nelle ore serali.

Un'indagine della società ginevrina di Hr Von Rundstedt ha calcolato in circa il 20 per cento il sovrappiù di produttività. «La maggior parte dei dipendenti si aspetta in cambio maggiore fiducia e riconoscimento» ha sottolineato a Le Matin Dimanche Anne Donou, una delle autrici dello studio. Un Grande Fratello a distanza «è esattamente il contrario di quello che auspicano i lavoratori». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

seo56 2 anni fa su tio
E fanno bene!!
NOTIZIE PIÙ LETTE