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SVIZZERAAnche in Svizzera c'è chi evoca già la quarta dose

29.12.21 - 23:40
La Confederazione, dice Andreas Faller, deve essere pronta allo scenario peggiore. Daniel Speiser: «Priorità al booster»
keystone-sda.ch (PETER KLAUNZER)
Fonte 20 Minuten
Anche in Svizzera c'è chi evoca già la quarta dose
La Confederazione, dice Andreas Faller, deve essere pronta allo scenario peggiore. Daniel Speiser: «Priorità al booster»

BERNA - Nonostante siano ancora in molti ad attendere il proprio turno per ricevere la terza dose di vaccino, anche in Svizzera qualcuno ha iniziato - tra precauzione e previsioni su quello che sarà lo scenario nei mesi a venire con la presenza ormai dominante della variante Omicron - a parlare già anche di una quarta dose.

Dagli studi, ma non solo, è emerso come la copertura fornita da alcuni vaccini si riduca con il passare dei mesi, anche se in modo non uniforme. Lo scudo contro le forme gravi della malattia si è infatti dimostrato più duraturo nel tempo. Al contrario, la protezione dall'infezione stessa - e di riflesso la minore contagiosità sviluppata dai soggetti vaccinati - scema sensibilmente dopo circa sei mesi. Ed è citando uno di questi studi che l'esperto Dominique de Quervain, dell'Università di Basilea, evoca la quarta dose. Ma lo fa più che altro lanciando un appello alle autorità sanitarie, per evitare di trovarsi nuovamente impreparati di fronte agli scatti imprevisti del virus.

Non farsi trovare impreparati
«I dati del Regno Unito mostrano che la protezione garantita dal booster di Pfizer dalle forme sintomatiche di infezione provocate dalla variante Omicron scende sotto al 50% dopo dieci settimane», ha scritto in un post su Twitter, aggiungendo poi: «Speriamo che questa volta la Confederazione pianifichi il prossimo booster per tempo». Dello stesso avviso è il consulente Andreas Faller. «La Svizzera non può mancare di considerare per tempo l'eventualità di una quarta vaccinazione», ha detto a 20 Minuten. In altre parole, durante una crisi occorre farsi trovare pronti per ogni scenario. «Per questo motivo è assolutamente fondamentale che il Consiglio federale pianifichi da subito» il prossimo "giro" di vaccinazioni.

La priorità? «Ora deve essere la terza dose»
Un occhio quindi al futuro. L'altro però deve essere necessariamente puntato sul presente. Per Daniel Speiser, immunologo dell'Università di Losanna, la priorità in questa fase dell'emergenza deve essere assegnata alla somministrazione delle terze dosi. «La protezione conferita dai vaccini contro Omicron non è perfetta ma il booster è particolarmente importante per le persone a rischio per gli anziani. E certamente permetterà di salvare molte vite». E riguardo alla quarta dose dice: «Per il momento è ancora troppo presto per valutare se sarà necessaria o meno una quarta dose» e, aggiunge, «non c'è motivo di farsi prendere dal panico per un singolo report proveniente dal Regno Unito».

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