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SVIZZERALo scetticismo non paga: il droghiere si dimette

20.12.21 - 16:56
Patrick Eberhart doveva guidare il movimento "In piedi Svizzera" verso le elezioni del 2023. Ma ha cambiato idea
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Fonte ATS
Lo scetticismo non paga: il droghiere si dimette
Patrick Eberhart doveva guidare il movimento "In piedi Svizzera" verso le elezioni del 2023. Ma ha cambiato idea

BERNA - Lo scetticismo costa. Sicuramente in termini commerciali. Lo sa bene uno dei leader del neonato movimento Aufrecht Schweiz. Peter Eberhart, di professione droghiere nel canton Zurigo, ha abbandonato la scena No Vax e la carriera politica dopo essersi fatto notare in alcune interviste. A quanto pare, l'attivismo non ha giovato alla sua attività professionale. 

"Aufrecht Schweiz" (traducibile con "In piedi Svizzera") ha fatto la sua comparsa nella galassia covid-scettica un mese fa, in occasione della votazione sulla legge Covid. Sostenuto da nove associazioni preesistenti, il movimento non aveva nascosto le sue ambizioni politiche, presentandosi come un "braccio elettorale" dell'associazione Amici della Costituzione. 

Eberhart, deputato nell'Oberland Bernse (ex Pbd, ora Indipendente), era uno dei due co-presidenti assieme a Patrick Jetzer, già addetto alle vendite della multinazionale Pfizer. "Era" perché - notizia di oggi - il granconsigliere si è dimesso «con effetto immediato» dal neonato movimento. 

Il motivo: dopo un articolo apparso sulla stampa sabato scorso, l'azienda di famiglia di Eberhart ha dovuto fare i conti con molte reazioni di clienti e partner commerciali scontenti, anche se l'attivista non la guida più da tre anni. Lo ha reso noto "Aufrecht Schweiz" in un comunicato odierno.  

Il movimento è stato fondato alla fine di novembre e mira a diventare un partito politico e presentarsi alle elezioni federali del 2023. Eberhart è stato membro del Gran Consiglio bernese nelle file dell'UDC e in seguito del PBD.

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