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ZugoAperta un'inchiesta preliminare contro la società di provider Mitto AG

07.12.21 - 20:04
Un dipendente avrebbe consentito a terzi di sorvegliare senza autorizzazione degli utenti di telefonia mobile
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Aperta un'inchiesta preliminare contro la società di provider Mitto AG
Un dipendente avrebbe consentito a terzi di sorvegliare senza autorizzazione degli utenti di telefonia mobile

ZUGO - L'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) ha aperto un'inchiesta preliminare per presunta sorveglianza illecita di utenti di telefonia mobile contro la società Mitto AG, con sede a Zugo. In una prima fase, verranno contattati gli operatori svizzeri di telefonia mobile.

In un comunicato odierno, l'IFPDT fa riferimento a un rapporto pubblicato lunedì dal "Bureau of Investigative Journalism": l'organizzazione no profit con sede a Londra ha mosso gravi accuse contro un dipendente della Mitto AG. L'organizzazione e l'agenzia di notizie finanziarie Bloomberg basano le loro accuse su dichiarazioni di ex dipendenti di Mitto.

L'azienda, che serve una clientela mondiale, si occupa dal 2013 dell'invio automatico di SMS per conto di diverse grandi aziende informatiche, come Facebook, Google e Alibaba. Un suo impiegato avrebbe abusato dell'accesso alle reti degli operatori di telefonia mobile per ottenere informazioni.

Secondo l'Ong, il dipendente avrebbe in particolare utilizzato l'accesso al sistema di Signalling SS7 (il protocollo di comunicazione mobile) per aprire un nuovo campo d'attività: "concedere l'accesso alle reti di Mitto per localizzare segretamente le persone attraverso i loro telefoni cellulari". A beneficiare delle informazioni confidenziali sarebbero state società private di sicurezza e anche alcune organizzazioni statali.

Mitto ha detto al "Bureau of Investigative Journalism" di non essere coinvolta in nessun caso di sorveglianza illecita. E di aver lanciato un'indagine interna per determinare se la sua tecnologia è stata abusata. In caso affermativo, verranno presi provvedimenti.

Su richiesta di Keystone-ATS, Swisscom ha detto oggi che non fornisce alcuna informazione sulle relazioni commerciali riguardanti le vulnerabilità dello standard SS7 e i presunti attacchi riportati da vari media. I punti deboli di SS7 sono noti da anni nel settore e in tutto il mondo.

Swisscom afferma di aver adottato diverse precauzioni: "Monitoriamo il traffico e blocchiamo attivamente qualsiasi tentativo di abuso", ha detto un portavoce.

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha dichiarato a Keystone-ATS di aver preso nota delle notizie diffuse dai media, precisando che secondo una prassi consolidata non rilascerà commenti.

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