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SVIZZERAOltre la metà degli studenti ha difficoltà negli studi

22.11.21 - 09:20
Dipende dalla materia ma anche dalla mancanza di motivazione, come emerge da un'indagine statistica
Tamedia (immagine illustrativa)
Oltre la metà degli studenti ha difficoltà negli studi
Dipende dalla materia ma anche dalla mancanza di motivazione, come emerge da un'indagine statistica

BERNA - Oltre uno studente su due dichiara di avere difficoltà negli studi. E uno su dieci sta pensando di abbandonarli. Sono questi i principali risultati che emergono da un'indagine sulla situazione socioeconomica degli studenti realizzata dall'Ufficio federale di statistica. Risultati, questi, che riguardano la situazione pre-pandemica.

Le difficoltà - Un terzo degli studenti (33%) dichiara di avere difficoltà in relazione al contenuto degli studi. La mancanza di motivazione, menzionata da circa uno studente su quattro (24%), è il secondo tipo di difficoltà negli studi per frequenza. Seguono le difficoltà finanziarie e personali (entrambe al 17%). Rispetto agli studenti più giovani, quelli che hanno già compiuto i 30 anni sono meno spesso toccati dalle difficoltà in relazione al contenuto degli studi, ma più spesso da quelle finanziarie o personali. Gli studenti i cui genitori non dispongono di una formazione postobbligatoria (7% del totale) riscontrano più difficoltà degli altri, indipendentemente dal tipo di difficoltà considerate.

Scienze più “difficili” - Tra gli studenti delle scuole universitarie (UNI), gli studenti di scienze esatte e naturali (42%) e di medicina e farmacia (39%) sono quelli che affermano più spesso di avere difficoltà in relazione al contenuto degli studi. Quelli con meno difficoltà studiano invece scienze umane e sociali (30%) o materie interdisciplinari o altro (26%).

Nelle scuole universitarie professionali e nelle alte scuole pedagogiche (SUP/ASP), gli studenti di tecnica e informatica (37%), design (36%) e chimica e scienze della vita (35%) dichiarano di avere difficoltà in relazione al contenuto degli studi più spesso rispetto a chi studia sport (19%), musica, arti sceniche e altre arti (21%) o psicologia applicata (23%).

Le amicizie - Nelle UNI, in medicina e farmacia, scienze tecniche e scienze economiche, gli studenti che affermano di andare d’accordo con gli insegnanti sono nettamente meno numerosi rispetto alla media del 75%, mentre sono ben più numerosi rispetto alla media del 61% quelli che dicono di avere amici tra i compagni di corso. Dal canto loro, gli studenti di scienze umane e sociali che affermano di andare d’accordo con gli insegnanti rientrano nella media, ma coloro che hanno amici tra i compagni di corso sono nettamente inferiori alla media. Ad affermare meno spesso degli altri di andare d’accordo con gli insegnanti e di avere amici tra i compagni di corso sono gli studenti di diritto.

I risultati relativi alle SUP/ASP sono ben diversi: il numero di studenti che affermano di andare d’accordo con gli insegnanti è sempre superiore alla media, indipendentemente dal settore di studio.

Verso l'abbandono degli studi - Gli studenti che ritengono che la propria salute vada discretamente, male o molto male sono quelli che pensano più spesso di abbandonare gli studi (17%). Gli studenti i cui genitori non hanno proseguito la formazione dopo la scuola dell’obbligo, quelli con difficoltà finanziarie, quelli con un grado di occupazione superiore all’80% e quelli di più di 35 anni prendono in considerazione la possibilità di abbandonare gli studi più spesso rispetto alla media del 9%. Il settore di studio, invece, non influisce in modo significativo su questa intenzione.

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