Cerca e trova immobili

SVIZZERASettimana delle vaccinazioni: «Soddisfatti solo a metà»

13.11.21 - 14:39
Le parole di Lukas Engelberger, presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità
keystone-sda.ch (ANTHONY ANEX)
Fonte ats
Settimana delle vaccinazioni: «Soddisfatti solo a metà»
Le parole di Lukas Engelberger, presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità
In leggero aumento le somministrazioni di prime dosi di vaccino. Le cifre esatte dell'iniziativa saranno rese pubbliche la settimana prossima.

BERNA - La settimana delle vaccinazioni, avviata lunedì scorso dal Consiglio federale, ha registrato un leggero aumento del numero di persone che hanno ricevuto la prima dose del preparato contro il coronavirus.

Lo ha affermato oggi a radio SRF Lukas Engelberger, presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS). Tuttavia, ha precisato, la CDS non si attende un aumento di diversi punti percentuali del numero di persone immunizzate.

«Siamo contenti del fatto che l'azione abbia sortito degli effetti, ma non siamo nemmeno contenti di come stanno andando le cose», ha precisato Engelberger. La settimana di vaccinazione si concluderà domani. Le cifre saranno rese note solo la settimana prossima.

L'obiettivo di questa settimana di vaccinazione era di sensibilizzare la popolazione che non si è ancora fatta immunizzare, spiegando l'importanza di questa decisione, ha puntualizzato Engelberger, secondo cui questo obiettivo è almeno stato raggiunto. Ciò dovrebbe riflettersi, a suo avviso, nel numero di persone che decideranno di farsi vaccinare durante le prossime settimane. Ad ogni modo, non solo un buon, ma un ottimo tasso di vaccinazione è necessario per una protezione sufficiente. Attualmente, solo il 65% della popolazione è completamente vaccinata.

Sempre nel corso dell'intervista, Engelberger ha detto che non si aspettava che la campagna vaccinale venisse sabotata dagli oppositori, i quali hanno prenotato i biglietti per i concerti gratuiti di noti musicisti svizzeri per poi però disertare l'appuntamento. Impedire che altre persone si informino e approfittino della vaccinazione è da condannare, ha sottolineato il presidente della CDS.

Secondo Engelberger, l'attuale mix di misure composto di certificato e vaccinazione dovrebbe permettere di preservare l'efficienza delle unità di terapia intensiva negli ospedali ed evitare di dover limitare la vita quotidiana con misure aggiuntive.

Al momento, a suo parere andrebbe migliorata la copertura vaccinale e avviata la campagna per i richiami. Questa settimana, una terza vaccinazione sarà somministrata principalmente nelle case di cura e dalla prossima settimana nei centri di vaccinazione della maggior parte dei Cantoni.

Per Engelberger bisogna aver pazienza in questo frangente, facendo rispettare i provvedimenti di protezione in vigore, come l'obbligo del certificato vaccinale per poter accedere a determinati luoghi e il porto della mascherina, impegnandosi altresì nel contact tracing. Ulteriori restrizioni non dovrebbero essere previste. La regola del 2G - cioè ulteriori restrizioni per le persone testate, ma non per quelle vaccinate o guarite - non è attualmente in agenda, secondo Engelberger.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

lollo68 2 anni fa su tio
Uno spreco di soldi!

Viperus 2 anni fa su tio
Ahahaa...la campagna di terrorizzare la gente non ha dato i suoi frutti vero? Evidentemente una grossa fetta della popolazione ragiona ancora col proprio cervello...

marco17 2 anni fa su tio
Basta provvedimenti inutili come il pass Covid e i "tracciamenti", che sono pure perdite di tempo. Mettiamo fine a queste dabbenaggini votando NO alla Legge Covid il 28 novembre, Se non diciamo No ora, non ci libereremo più di questo pass sanitario e saremo ben presto controllati ovunque, magari persino in casa nostra se accogliamo ospiti. No alla legge Covid!
NOTIZIE PIÙ LETTE