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GLARONAAttivisti no-vax contro... Stormtroopers

07.10.21 - 22:29
Un corteo di contrari al vaccino è stato accolto da un gruppo di studenti pro-vax, fuori da una scuola glaronese
20 Min/News-Scout
«Obbligo di vaccino ora», chiedevano i "Stormtroopers".
«Obbligo di vaccino ora», chiedevano i "Stormtroopers".
Attivisti no-vax contro... Stormtroopers
Un corteo di contrari al vaccino è stato accolto da un gruppo di studenti pro-vax, fuori da una scuola glaronese
La situazione stava per degenerare: è dovuta intervenire la polizia

GLARONA - Oggi a Glarona c'è stato un diverbio tra alcuni oppositori alla vaccinazione contro il coronavirus e gli studenti di una scuola glaronese.

Un folto gruppo di genitori e amici degli scolari, dalle 100 alle 130 persone, si è inizialmente raccolto al di fuori del Municipio di Glarona, per poi marciare fino al piazzale dell'istituto scolastico con bandiere e striscioni contrari alla vaccinazione. Una manifestazione non autorizzata che è stata organizzata tramite Facebook, ha spiegato la polizia cantonale, e che è stata tutto sommato pacifica.

Un video del corteo è apparso sui social media, mostrando la presenza di alcune persone appartenenti al noto gruppo "Freiheitstrychlern". Seppur pacifica, la manifestazione ha comunque fatto storcere diversi nasi: «Queste persone hanno disturbato le lezioni scolastiche con dei megafoni. Le lezioni hanno dovuto essere interrotte, è dovuta intervenire la polizia», ha raccontanto un testimone. 

Allo stesso tempo, alcuni studenti hanno reagito con una contro-manifestazione. Due di loro, vestiti da Stormtroopers (tra i cattivi della saga Guerre Stellari), hanno chiesto ad esempio l'introduzione «immediata» di un «obbligo di vaccinazione». Una presenza accolta in malo modo dai presenti, che li hanno apostrofati verbalmente. Lo scontro verbale è poi quasi sfociato nella violenza, quando uno degli attivisti ha tentato di strappar loro la maschera.

Con gli animi che si stavano scaldando, la polizia è quindi intervenuta per riportare la calma.

Il Preside della scuola, Peter Aebli, ha detto al quotidiano 20 Minuten che la situazione «è stata stressante» per gli studenti, e che i manifestanti «sarebbero dovuti essere multati, per una manifestazione non autorizzata dove i partecipanti stavano anche per ricorrere allo scontro fisico».

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