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SVIZZERAPericolo terrorismo, per Berna i centri di vaccinazione sono dei possibili target

29.08.21 - 14:16
Secondo il SIC il pericolo potrebbe venire, oltre che dagli oppositori del vaccino, anche dagli islamisti radicali.
Keystone (archivio)
Pericolo terrorismo, per Berna i centri di vaccinazione sono dei possibili target
Secondo il SIC il pericolo potrebbe venire, oltre che dagli oppositori del vaccino, anche dagli islamisti radicali.
La ragione sarebbe una sola: la copertura mediatica dopo un attacco sarebbe enorme.

BERNA - Dopo la presa di potere dei talebani in Afghanistan, il mondo intero si interroga nuovamente sulla minaccia terrorista. Secondo il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), il quale si occupa di cyberattacchi, spionaggio e lotta contro il terrorismo, «il rischio è, per la Svizzera, aumentato». Lo scrive oggi la NZZ am Sonntag. Il pericolo principale verrebbe dagli ambienti jihadisti, oppositori dichiarati dei Paesi e della cultura occidentale. Il SIC parla però di un possibile nuovo target: «I bersagli dell'attacco potrebbero essere anche i centri di vaccinazione Covid-19, così come i trasporti di vaccini e i produttori di vaccini». E questo, perché «gli attacchi a tali obiettivi colpirebbero grandi folle e attiverebbero un'intensa copertura mediatica».

Massima sicurezza - Le autorità avrebbero dunque ragione a essere così rigide nel protocollo di sicurezza per quanto riguarda lo stoccaggio dei vaccini, e ad aver richiesto l’intervento dell’Esercito per custodia e trasporto. I luoghi precisi in cui sono immagazzinati i vaccini non sono infatti mai stati resi pubblici. All’arrivo delle prime dosi in Svizzera lo scorso anno, Daniel Aeschbach, capo della Farmacia dell’esercito, aveva spiegato che si tratta di «strutture militari che dispongono delle necessarie misure di protezione» e parlato della «continua analisi delle minacce svolta dall’Esercito». Aeschbach aveva inoltre sollevato, come rischio principale, la possibilità che qualcuno volesse rubare una grande quantità di dosi di vaccino per fare utile. Ma è la prima volta che il SIC nomina pubblicamente ed esplicitamente la minaccia terroristica in relazione alla campagna di vaccinazione.

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