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SVIZZERAMessaggi d'odio sul web, tre ragazze su quattro ne soffrono

23.08.21 - 15:23
Lo svela uno studio di ZHAW e Swisscom condotto su 953 adolescenti.
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Fonte Ats
Messaggi d'odio sul web, tre ragazze su quattro ne soffrono
Lo svela uno studio di ZHAW e Swisscom condotto su 953 adolescenti.
Meno toccati, rispetto ai coetanei romanci e svizzero tedeschi, i ticinesi.

BERNA - Gli adolescenti percepiscono i commenti di odio su internet in modo diverso a seconda del genere: circa il 75% delle ragazze sono scioccate o rattristate da tali messaggi, mentre solo il 40% dei ragazzi ha questi sentimenti. È il risultato dell'ultimo studio di Jamesfocus condotto dalla ZHAW e da Swisscom.

Quasi un migliaio di giovani coinvolti - Lo studio della Scuola universitaria di Scienze Applicate di Zurigo (ZHAW), pubblicato oggi, si basa sui dati raccolti tra maggio e giugno 2020 presso 953 giovani tra i 12 e i 19 anni in tutta la Svizzera. Il sondaggio è stato condotto sotto forma di questionari online, dato che le scuole erano parzialmente chiuse a causa della pandemia.

Il fattore emozionale - Le reazioni più frequenti ai messaggi di odio su internet sono state la rabbia (78%), lo shock (63%) e la tristezza (60%). Le ragazze hanno risposte emotive di questo tipo più spesso dei ragazzi. «Da un lato, potrebbe essere che i ragazzi sono orientati verso il ruolo dell'uomo forte, che deve anche essere in grado di prendere colpi. D'altra parte, gli studi mostrano che gli uomini hanno più probabilità di essere tra gli autori di commenti d'odio, il che potrebbe anche aumentare la comprensione verso tali commenti», secondo la psicologa dei media della ZHAW, Céline Külling.

Ragazze vs. ragazzi - Secondo lo studio, più della metà (53%) delle ragazze incappa regolarmente in discorsi di odio, mentre la percentuale per i ragazzi è del 41%. «È difficile giudicare se le ragazze sono effettivamente confrontate più spesso con simili messaggi o se si tratta di una diversa percezione», ha aggiunto Külling.

Una regolarità che spaventa - Quasi la metà degli adolescenti si confronta regolarmente con discorsi di odio su internet. Circa il 12% addirittura più volte al giorno, il 16% ogni giorno e il 20% più volte alla settimana. Solo il 15% ne vede raramente e il 12% mai. Più gli adolescenti sono grandi, più spesso entrano in contatto con l'odio. Tra i 12-13 anni il 32% legge regolarmente commenti di questo tipo, la percentuale sale al 46% tra i 14-15enni, al 54% tra i 16-17enni e al 53% tra i 18-19enni. Per quanto riguarda le differenze regionali, i giovani nella Svizzera tedesca (47%) e francese (52%) sono più spesso confrontati con discorsi d'odio rispetto ai ticinesi (39%).

I motivi - Secondo gli adolescenti, le ragioni principali che spingono a scrivere commenti di odio sono "provocazione" (93%), "insulto" (92%), "frustrazione" (85%), "esercizio del potere" (81%), "rabbia" (76%) e "noia" (76%). Seguono poi "diffusione di un'ideologia" (62%) e "sentirsi minacciati" (57%).

Percezioni diverse - Anche in questo caso ci sono differenze regionali. Ad esempio gli adolescenti ticinesi (89%) considerano più spesso la "rabbia" un motivo scatenante rispetto ai ragazzi della Svizzera tedesca (81%) o francese (64%). I giovani che vivono in Romandia (88%), invece, ritengono che «l'esercizio di un certo potere» sia più frequentemente il motore dei commenti di odio rispetto ai coetanei svizzerotedeschi (78%) o ticinesi (73%).

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