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ARGOVIAInvece di andare in vacanza, deve stare in quarantena. Anche se vaccinata

12.08.21 - 18:48
Un'argoviese è stata contagiata e vaccinata. Tuttavia è in isolamento perché nuovamente positiva.
tipress (archivio)
Invece di andare in vacanza, deve stare in quarantena. Anche se vaccinata
Un'argoviese è stata contagiata e vaccinata. Tuttavia è in isolamento perché nuovamente positiva.
Almeno stando ad un primo test PCR. Tutti gli altri test effettuati in seguito dicono il contrario, ma deve rimanere a casa.

AARAU - Maria B. * (31) vorrebbe essere nel deserto. A Dubai, in spiaggia, in vacanza. Invece deve restare in Argovia, guardando il deserto di cemento, isolata. Perché? È risultata positiva al Coronavirus, qualche giorno fa.

Probabilmente è successo anche ad altri, ma - come riporta il Blick - il caso di Maria B. è particolare. Lo scorso anno ha contratto il virus, quindi è guarita. Ha fatto anche tutti e due i richiami del vaccino.

Un test positivo, quattro negativi - Prima di partire per Dubai doveva effettuare un test PCR. Gli Emirati Arabi Uniti lo richiedono. Maria B. lo ha fatto recandosi presso un centro a Dübendorf (ZH), pochi giorni prima della partenza. «Un esame di routine», pensava, con un rischio di un test positivo «pari a zero». Ma non è andata secondo le sue previsioni.

Poche ore dopo, infatti, arriva la telefonata del contact tracing: «Signora B., lei è positiva e deve essere immediatamente isolata». La 31enne a quel punto cade dalle nuvole. Può essere vero? Soprattutto perché il test del suo ragazzo è negativo. Maria B. fa tre test rapidi per controllare: tutti negativi. La sera si dirige all'aeroporto di Zurigo, dove può essere nuovamente testata. Il giorno dopo il risultato del nuovo PCR: negativo.

Valori limite diversi nei centri di prova? - B. chiama il team del tracciamento dei contatti per mostrare i nuovi risultati. Su indicazione del servizio del medico cantonale argoviese le viene detto di restare in isolamento, nonostante i risultati negativi. Se fosse comunque andata in vacanza, le conseguenze sarebbero state costose.

La donna obbedisce, ma continua a pensarci su. Come può essere che il risultato del test PCR sia così diverso in poche ore? La risposta dal contact tracing: I valori presi in considerazione dai centri tampone possono variare. C'è un numero (valore Ct) che indica la quantità di virus presente nell'organismo. 

Con Maria B. il dato era esattamente al limite tra il valore che viene considerato “probabilmente contagioso” e il “probabilmente non contagioso”. Il dipartimento della salute di Zurigo spiega: «I laboratori valutano i risultati dei test individualmente. In casi particolari, come quelli dei guariti, la situazione viene esaminata con maggiore attenzione». Tuttavia, vale anche quanto segue: se si rileva un valore Ct, il test sarà automaticamente positivo, spiega Otto Knes, direttore di Swiss Analysis, un laboratorio che valuta i test PCR. «Non importa quanto sia alto».

Ciò significa che, mentre il test effettuato a Dübendorf ha trovato residui del virus, poche ore dopo a Zurigo non ne è stato trovato alcuno. Come può essere? «I diversi risultati potrebbero essere correlati allo striscio», afferma Knes. A seconda della profondità e del punto in cui si arriva col tampone, potrebbero essere diversi. «Inoltre, soprattutto nella fase iniziale di un'infezione, possono succedere molte cose in un giorno», prosegue l'esperto. Ma ammette anche che i diversi metodi di misurazione non sono confrontabili in quanto troppo diversi, soprattutto per quanto riguarda i valori limite.

L'esperto aggiunge tuttavia che, «se qualcuno è altamente contagioso, è molto probabile che lo scoprirà con qualsiasi metodo. Anche con test antigenici rapidi».

Il Cantone affida la responsabilità all'UFSP - Maria B. non era quasi più contagiosa, altrimenti i test non avrebbero dato risultati diversi, a meno che qualcosa non abbia funzionato. Il problema: nonostante questa evidente variazione e il possibile errore umano, non c'è spazio di manovra. «Nelle istruzioni per l'isolamento decise dall'UFSP il 26 giugno, è chiaramente spiegato che un test PCR positivo porta automaticamente all'isolamento», afferma il dipartimento della salute argoviese. Non importa se ne vengono prodotti uno o cento negativi.

Se Maria B. avesse fatto il test direttamente in aeroporto, probabilmente avrebbe potuto partire per le vacanze.

*Nome fittizio.

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