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SVIZZERAL'idea di effettuare test anti-Covid a tappeto nelle scuole non piace ai direttori

08.08.21 - 09:03
Meglio puntare a controlli mirati sui focolai, per il presidente dell'Associazione svizzera Thomas Minder
Depositphotos (luminastock)
Presidi svizzeri contrari ai test anti-Covid a tappeto nelle scuole.
Presidi svizzeri contrari ai test anti-Covid a tappeto nelle scuole.
L'idea di effettuare test anti-Covid a tappeto nelle scuole non piace ai direttori
Meglio puntare a controlli mirati sui focolai, per il presidente dell'Associazione svizzera Thomas Minder

ZURIGO - Il presidente dell'Associazione svizzera dei direttori scolastici Thomas Minder è contrario a effettuare test a tappeto anti-Covid nelle scuole.

«L'onere per i test di massa è troppo grande, soprattutto perché con questo approccio difficilmente si trovano i casi nascosti», afferma il preside di Eschlikon (TG) in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag. «Ecco perché crediamo che test mirati sui focolai siano ancora il metodo da scegliere».

Il 45enne e la sua associazione (Verband Schulleiterinnen und Schulleiter der Schweiz, VSL) si oppongono quindi alla richiesta espressa del consigliere federale Alain Berset, che aveva invitato i cantoni di effettuare tali test. «Fondamentalmente finora il Consiglio federale ha fatto un ottimo lavoro. Ma è paradossale che il governo allenti in generale le misure di protezione e allo stesso tempo voglia rafforzare le misure nelle sedi scolastiche. In questo modo il Consiglio federale passa la peppa tencia alle scuole».

Il padre di tre figli in età adolescenziale è anche scettico riguardo all'obbligo d'indossare mascherine. «Siamo sempre stati scettici su questo. Ma abbiamo anche sempre sostenuto la misura finché era valida. Soprattutto a livello di scuola secondaria aveva senso e forse ce l'ha ancora», osserva.

Cosa rispondere però - chiede l'intervistatore - agli esperti che mettono in guardia dalle conseguenze a lungo termine del Covid per i giovani? «Naturalmente è tragico quando un bambino ha un decorso grave o conseguenze a lungo termine», risponde Minder. «Ma questi sono casi molto, molto rari. Dobbiamo soppesare i pro e i contro: quanta protezione vogliamo e quanta educazione possiamo fornire? Non si può proteggere tutti da tutto. A titolo di paragone, ogni anno alcuni alunni vengono coinvolti in incidenti stradali verso la scuola. La vita non è priva di rischi».

Domani riaprono le scuole nel canton Argovia, una settimana più tardi in molti altri cantoni e due settimane dopo in altri ancora, fra cui Zurigo. In Ticino gli alunni tornano a sedersi ai banchi il 30 agosto; nei Grigioni si ricomincia - a seconda dei comuni - il 16 o il 23 agosto.

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COMMENTI
 

Tato50 2 anni fa su tio
I Direttori facciano il loro lavoro, ad altri compiti che gli competono perché forse ne sanno un pochino in più. Anche a me non piaceva andare a Scuola ma dovevo farlo per forza ;-((
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