Cerca e trova immobili

SVIZZERALa Svizzera punta ancora di più sull'energia rinnovabile

18.06.21 - 14:00
Il Consiglio federale adotta il messaggio sulla legge federale per un approvvigionamento elettrico sicuro
20min/Matthias Spicher
La Svizzera punta ancora di più sull'energia rinnovabile
Il Consiglio federale adotta il messaggio sulla legge federale per un approvvigionamento elettrico sicuro

BERNA - Per raggiungere gli obiettivi della Strategia energetica 2050 e della strategia climatica della Svizzera a lungo termine, serve un’ampia elettrificazione dei settori trasporti e calore. A tale proposito è necessario un forte e tempestivo potenziamento della produzione indigena di elettricità da fonti rinnovabili. La sicurezza di approvvigionamento e della rete deve inoltre essere incrementata con ulteriori misure specifiche.

Con la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili, il Consiglio federale propone le modifiche della legge sull’energia e della legge sull’approvvigionamento elettrico necessarie a tale scopo e istituisce un quadro giuridico che garantisce sicurezza pianificatoria e incentivi agli investimenti per il potenziamento della produzione di elettricità da energie rinnovabili e alla loro integrazione nel mercato.

Gli obiettivi del progetto - In futuro la legge sull’energia comprenderà obiettivi vincolanti per gli anni 2035 e 2050. Gli obiettivi definiscono l’auspicato potenziamento della forza idrica e delle altre energie rinnovabili nonché la riduzione del consumo di energia ed elettricità pro capite. In tal modo la legge risulterà maggiormente orientata agli obiettivi della sicurezza di approvvigionamento e della politica climatica, creando la necessaria sicurezza pianificatoria per gli investimenti.

La promozione - Gli attuali strumenti di promozione per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili giungono a termine alla fine del 2022 e nel 2030. Con questo progetto di legge, gli strumenti di promozione sono prorogati fino al 2035, in linea con l’obiettivo del 2035 fissato nella legge, e strutturati in modo più aderente al mercato. Ad esempio i grandi impianti fotovoltaici saranno sostenuti attraverso gare pubbliche. Il sistema di rimunerazione per l’immissione di elettricità giunge a termine, come previsto, e viene sostituito da contributi d’investimento. Ciò consentirà di ridurre l’onere amministrativo e d'incrementare la produzione per ogni franco investito. Per i grandi impianti idroelettrici saranno a disposizione più mezzi finanziari. Il finanziamento degli strumenti di promozione si baserà anche in futuro su un supplemento rete pari a 2,3 centesimi/chilowattora. Il supplemento rimane invariato ma, proporzionalmente, verrà riscosso per un periodo più lungo.

Sicurezza di approvvigionamento in inverno - Anche dopo l’abbandono del nucleare deve essere garantita l’autosufficienza dell’approvvigionamento in Svizzera. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario oltre all'aumento mirato della produzione di elettricità rinnovabile (valore da raggiungere entro il 2050: 39 TWh) già entro il 2040 anche un incremento di 2 TWh della produzione di elettricità neutrale sotto il profilo climatico, a cui si possa fare capo in modo sicuro anche in inverno.

Il Consiglio federale intende finanziare questi tipi d'impianti, in via prioritaria i grandi impianti ad accumulazione, attraverso un “supplemento invernale”. Nella legge sull’approvvigionamento elettrico tale supplemento è già contemplato e serve a prevenire eventuali lacune nella sicurezza di approvvigionamento. A questo riguardo verrà riscosso dai consumatori un importo massimo di 0,2 centesimi/chilowattora. Inoltre verrà istituita una riserva strategica che, in aggiunta ai meccanismi del mercato elettrico, garantirà sufficiente disponibilità di energia anche verso la fine dell’inverno. Oltre a ciò, anche il rapido incremento delle energie rinnovabili contribuirà in misura crescente alla sicurezza di approvvigionamento a lungo termine anche nei mesi invernali.

Apertura del mercato elettrico - L’apertura totale del mercato elettrico rafforza la produzione di elettricità a partire dalle fonti rinnovabili. Essa consente modelli commerciali innovativi (a es. comunità energetiche), vietati nell’attuale regime di monopolio, integrando così meglio l’elettricità rinnovabile nel mercato. I consumatori finali che producono la propria elettricità (cosiddetti prosumer), i produttori e i fornitori di energia elettrica ottengono così delle libertà importanti sotto il profilo economico. Al fine di proteggere i piccoli consumatori, come le economie domestiche, da abusi di prezzo, anche in futuro verrà mantenuto il regime del servizio universale. In esso sarà offerto un prodotto elettrico composto esclusivamente da energia rinnovabile indigena.

Regolazione delle reti, dati e metrologia - L’utilizzazione e il potenziamento delle reti elettriche deve diventare più efficiente sotto il profilo dei costi. A riguardo, il Consiglio federale crea le basi legali affinché i consumatori finali e i gestori d'impianti di stoccaggio possano sfruttare la propria flessibilità al servizio del sistema, e provvede a un sistema tariffario basato sul principio di causalità. Vengono inoltre creati un quadro normativo per lo scambio e la protezione dei dati e un’infrastruttura nazionale dei dati energetici comprendente un data hub. Infine nel settore della metrologia vengono chiarite le responsabilità e le libertà di scelta previste dalla legge.

Gli obiettivi a breve termine - Vista l’interruzione dei negoziati relativi alla stipula di un accordo istituzionale con l’UE, probabilmente anche l’accordo sull’energia elettrica non potrà più essere concluso in tempo utile. Il Consiglio federale ha incaricato il DATEC, in collaborazione con la Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom), e con il coinvolgimento della Società nazionale di rete Swissgrid, di analizzare le conseguenze a breve e medio termine per la sicurezza di approvvigionamento e la stabilità della rete. Inoltre, il DATEC e la ElCom stanno già esaminando possibili misure supplementari per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento a breve termine. Il DATEC riferirà in merito al Consiglio federale verso la fine dell'anno.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE