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ARGOVIAArgovia apre la vaccinazione ai giovanissimi, ma (a torto) chiede il permesso dei genitori

06.06.21 - 08:01
Le indicazioni dell'UFSP stabiliscono che già dai 10 anni un bambino possa decidere per sé. Se è capace di discernimento
Keystone
Ora autorizzato dai 12 anni in su (immagine generica)
Ora autorizzato dai 12 anni in su (immagine generica)
Fonte 20 Minuten/LAH
Argovia apre la vaccinazione ai giovanissimi, ma (a torto) chiede il permesso dei genitori
Le indicazioni dell'UFSP stabiliscono che già dai 10 anni un bambino possa decidere per sé. Se è capace di discernimento

AARAU - Venerdì, Swissmedic ha dato il via libera all’utilizzo del vaccino anti Covid di Pfizer/BioNTech per 12-15enni e il Canton Argovia si è subito affrettato ad aprire le registrazioni per questa fascia d'età benché una raccomandazione della Commissione federale per le vaccinazioni in tal senso non sia attesa prima della metà di giugno. I giovani argoviesi potranno così annunciarsi per l'iniezione a partire dalla prossima settimana, ma solo con il consenso scritto dei genitori o accompagnati dagli stessi. Una disposizione, questa, che contrasta con le indicazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

In una lettera indirizzata ai direttori cantonali della sanità e al personale sanitario della quale riferisce il Tages Anzeiger, l’UFSP chiarisce infatti che i minorenni più grandicelli possono decidere da soli se farsi vaccinare o meno, a prescindere all’opinione dei loro genitori. E ciò a partire già dai 10 anni e «indipendentemente dal consenso dei genitori o dei tutori legali». L'unica condizione è che siano «capaci di discernimento».

A decidere sulla loro attitudine a decidere per se stessi dovrà essere l’operatore sanitario che si occupa della vaccinazione, che dovrà dare seguito al desiderio del bambino o del ragazzo in questione. Discriminante sarà l’abilità del o della giovane di valutare la portata di un intervento sul suo corpo, precisa l’UFSP. Gli operatori sanitari impegnati nella vaccinazione non sono del resto obbligati a rendere conto ai genitori e sono vincolati al segreto professionale. 

Secondo il Tages Anzeiger, i medici che si conformano al desiderio dei genitori potrebbero addirittura essere multati. La base di tale previsione sarebbe una sentenza del Tribunale federale del 2008, che trattava il caso di una 13enne che aveva continuato a essere trattata da un osteopata contro il proprio volere. Il terapista aveva interrotto il trattamento solo con il consenso della madre della giovane.

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